ROMA – Volete vivere “verde”, senza inquinare eccessivamente questo nostro mondo? Greenpeace ha stilato una guida che fa per voi.
Si parte dagli oggetti di uso quotidiano: la carta igienica, per esempio. Quando la acquistate, consiglia l’organizzazione ambientalista, controllate che provenga da carta riciclata, o quanto meno che tutte le fibre utilizzate per produrla siano certificate fsc e provengano quindi da foreste gestite secondo rigidi criteri di sostenibilità ambientale e sociale.
Sulla tavola niente tonno, meglio lo sgombro: il tonno è una delle specie animali maggiormente a rischio di estinzione. No anche al pesce spada: gran parte del pescato, sottolinea Greenpeace, deriva dalla pratica ancora diffusa delle reti derivanti d’altura, o spadare, vietate da anni sia dall’ONU sia dall’Ue perché poco selettive, tanto da catturare cetacei e tartarughe marine: “negli anni ’90, ricorda l’organizzazione, una flotta di oltre 600 spadare italiane uccideva circa 8.000 cetacei l’anno”.
No, infine, anche a gamberoni e merluzzo, spesso catturati con attrezzi da pesca distruttivi e infliggendo gravi danni agli habitat costieri e agli stock ittici locali.
Per quanto riguarda frutta e verdura, sempre meglio di stagione, e possibilmente dal coltivatore diretto. In questo modo, oltre ad aiutare l’economia del proprio territorio, si riducono le emissioni di gas serra per il trasporto.
I detersivi, legumi e cereali più “verdi” sono sicuramente quelli alla spina, che evitano la produzione di rifiuti e i costi di smaltimento.
Anziché le bottiglie di plastica per bere usate la borraccia: produrre una bottiglia di plastica comporta emissioni di CO2 e di molta energia.
Dopo il bucato, meglio stendere i panni al sole, evitando l’asciugatrice, che è uno degli elettrodomestici più energivori.
Infine, consigli per “muoversi” senza lasciare dietro di sé una traccia di fumo: meglio la bici dell’auto e il treno dell’aereo. Per la spesa usate borse in cotone, canapa o carta riciclata. Oltretutto anche in Italia dal 1 gennaio 2011 è vietato utilizzare sacchetti di plastica.