Attacchi di orsi: dopo Daniza un maschio sbrana 4 asini in Valtellina

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2014 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA
Attacchi di orsi in Valtellina: dopo Daniza, il maschio M25 sbrana 4 asini

Attacchi di orsi in Valtellina: dopo Daniza, il maschio M25 sbrana 4 asini

TRENTO – Un nuovo attacco di orso è stato registrato in Valtellina, dove un esemplare maschio chiamato M25 ha sbranato 4 asini. Gli abitanti della zona hanno paura e chiedono che gli orsi siano catturati. Dopo l’attacco al cercatore di funghi Daniele Maturi, l’orsa Daniza è ancora libera con i suoi cuccioli ed ha evitato le trappole piazzate dal Corpo forestale.

La cattura, spiega il vicepresidente della provincia di Trento, è l’obiettivo primo: l’orsa è dotata di radiocollare e non la provincia non sta tergiversando.

Stefano Ardito sul Messaggero riporta le parole del vicepresidente Alessandro Olivi:

“«Ribadisco come l’ordinanza preveda la cattura e non l’abbattimento dell’orsa Daniza e che per i piccoli non è mai e poi mai stata pensata la cattura. L’animale ha il radiocollare – ha chiarito – quindi conosciamo la zona in cui si trova e nessuno sta tergiversando: le ragioni dell’ordinanza restano, per prevenire rischi per la pubblica incolumità, ma intendiamo agire nel modo meno cruento possibile e tutelare anche l’incolumità degli operatori»”.

Un  nuovo attacco registrato tra il 25 e il 26 agosto porta la paura tra gli abitanti e l’autore è

“M25, un maschio di due anni nato in Trentino, che si sposta tra la Lombardia e la Svizzera, e che ha più volte attaccato il bestiame. Gli allevatori di Spriana, in Valtellina, hanno trovato i resti di quattro asini uccisi”.

Daniza e M25 sono però due casi differenti:

“L’orsa, sorpresa da Maturi nel bosco, si è mossa per difendere i suoi cuccioli. Il giovane maschio ha attaccato gli asini per mangiare. In Trentino i danni causati dal plantigrado vengono rimborsati dalla Provincia, in Lombardia l’iter è più lungo. E questo fa crescere l’ostilità contro la specie”.

Dario Febbo, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, spiega che la convivenza è possibile:

“«Uomo e orso possono convivere tranquillamente. Come per il lupo, se i danni a pecore, mucche e asini vengono rimborsati in tempi brevi non ci sono proteste. Gli orsi confidenti, che si avvicinano alla gente e alle case, vengono allontanati dai guardiaparco con mortaretti o pallottole di gomma. Con l’orsa Gemma lo abbiamo fatto varie volte. Quest’anno, hanno partecipato a queste attività funzionari e forestali della Lombardia”.