Aumento Co2: Oceani più caldi e rumorosi, in pericolo balene e delfini

whaleL’aumento dell’anidride carbonica (Co2) nell’atmosfera rende gli oceani non solo più caldi, ma anche più rumorosi, al punto da trasformarli in un ambiente difficile per molti animali marini, primi fra tutti delfini e balene. È quanto emerge dalla ricerca pubblicata online dalla rivista Nature Geoscience e coordinata dal dipartimento di Oceanografia dell’università delle Hawaii.

Gli oceani diventano più rumorosi, spiegano i ricercatori, perché le loro acque sono diventante meno viscose e di conseguenza non riescono più ad assorbire i suoni a bassa frequenza, sia quelli prodotti sia da fenomeni naturali come la pioggia e le onde, sia quelli generati da attività umane come i sonar, passaggio di navi o attività industriali.

Un cambiamento che potrebbe avere conseguenze importanti per la vita marina. Livelli di rumore sempre maggiori potrebbero influenzare il comportamento e la biologia degli organismi marini, per esempio causando la temporanea perdita dell’udito nei delfini oppure spiaggiamenti in massa di cetacei, come potrebbe anche essere successo per i capodogli finiti pochi giorni fa su una spiaggia del Gargano.

Il motivo per cui le acque degli oceani sono meno viscose e perciò più povere di sostanze minerali si deve, secondo gli studiosi, all’aumentata acidità dovuta alle emissioni di Co2. Utilizzando un modello matematico, il gruppo di ricerca coordinato da Tatiana Ilyina ha ricostruito le variazioni nell’acidità degli oceani nel periodo compreso fra il 1800 e il 2003.

Su questa base ha elaborato una proiezione fino al 2100 secondo la quale gli oceani diventeranno sempre meno viscosi e la capacità delle loro acque di assorbire i suoni si potrà ridurre fino al 60%. “Prevediamo – scrivono i ricercatori – che nel corso del XXI secolo l’assorbimento chimico dei suoni nelle basse frequenze arriverà a dimezzarsi in regioni in cui le attività industriali sono più intense, come il Nord Atlantico”.

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