Australia brucia: gli incendi peggiorano il clima in tutto il mondo

di Caterina Galloni
Pubblicato il 11 Gennaio 2020 - 06:11 OLTRE 6 MESI FA
Australia brucia: gli effetti degli incendi peggiorano il clima in tutto il mondo

Australia brucia: gli incendi peggiorano il clima in tutto il mondo (foto Ansa)

ROMA – L’Australia continua a bruciare e gli incendi potrebbero peggiorare il clima mondiale, secondo gli esperti si tratta “ben più di uno spaventoso problema circoscritto”. Le immagini devastanti di koala arsi vivi e case devastate dagli incendi australiani sono immagini apocalittiche di rari fenomeni meteorologici: foschia arancione in Nuova Zelanda, il fumo degli incendi sta generando cumulonenbi che si insinuano nell’atmosfera nel Nuovo Galles del Sud e fumo che serpeggia fino in Sud America.

Le nuvole possono scatenare uragani di fuoco, riporta il Washington Post e Craig Clements, fondatore del Fire Weather Research Lab presso la San Jose State University, ha affermato a MSN che il tasso di nuvole pirocibiche relative agli incendi in Australia è unico. Le nuvole fanno inoltre scattare altri eventi meteorologici pericolosi come gli “attacchi da tizzoni”, in cui ramoscelli, rami e altri materiali in fiamme vengono dispersi nell’aria e cadono nell’area circostante, minacciando la vita di persone e animali.

Potenti eventi meteorologici che causano gravissimi danni ma altri fenomeni meteorologici possono causare effetti diffusi, a volte successivamente. In Australia gli incendi hanno generato un enorme volume di anidride carbonica, fuliggine, inquinamento da particelle fini e gas serra, presenti non solo nel cielo dell’Australia meridionale, ma anche in alcune zone della Nuova Zelanda e del Sud America.

Gli scienziati stimano che ogni anno, gli incendi in tutto il mondo siano responsabili di circa il 5-10% delle emissioni totali di CO2. Gas tossici che hanno una relazione complicata con le temperature globali. Alcuni aerosol possono avere un effetto di raffreddamento temporaneo rendendo l’atmosfera più riflettente e bloccando la luce solare, mentre altre emissioni, come il carbone, intrappolano il calore e portano ad aumenti della temperatura atmosferica, secondo InsideClimate News.

Il fumo degli incendi su vasta scala può spostarsi di migliaia chilometri in tutto il mondo, aumentando l’inquinamento dell’aria in paesi lontani. Uno studio del 2018 ha mostrato che il fumo degli incendi canadesi, ha provocato in Europa picchi pericolosi nei livelli di aerosol nonostante migliaia di chilometri di distanza, 20 volte superiori a quelli osservati con l’eruzione vulcanica del Pinatubo del 1991.

Le emissioni causate da incendi, come quelli in Australia, contribuiscono a un diffuso problema di inquinamento dell’aria, che minaccia il benessere di milioni di persone in tutto il mondo. La ricerca mostra che il vento può trasportare fumo anche nelle aree come l’Artico, l’Alaska e la Groenlandia, dove la fuliggine può accelerare lo scioglimento delle calotte glaciali e dei ghiacciai.

All’inizio della settimana un po’ di pioggia ha attutito la forza degli incendi australiani e dato un po’ di sollievo ai vigili del fuoco e agli sfollati, ma gli esperti avvertono che le temperature calde e secche previste in questo fine settimana causeranno la ripresa degli incendi.

La copertura mediatica internazionale su questa crisi è aumentata ma alcuni, come David Wallace-Wells, sostengono che il mondo non sta rispondendo nel modo giusto agli incendi in Australia, sono considerati come “una spaventosa notizia locale ma non apocalittica”.

Al contrario, secondo Wells, gli incendi in Australia sono parte di un problema più grande che riguarda tutto il mondo,  una delle lunghe serie di test ambientali futuri. 

Fonte: inverse.com.