Balene, duello in mare: i cacciatori giapponesi inseguono gli ambientalisti della Sea Sheperd

Scambio di ruoli nell’annuale duello nei mari antartici fra gli attivisti di Sea Shepherd e la flotta giapponese, impegnata come ogni estate australe nella caccia ‘scientifica’ alle balene, con tre navi arpionatrici all’inseguimento delle tre navi del gruppo ambientalista, apparentemente per tenerle lontane dalla nave-mattatoio, l’ammiraglia Nisshin Maru.

Un gioco al gatto e al topo che fa seguito agli scontri di sabato, 3000 km a sudest della Nuova Zelanda, quando gli attivisti dai gommoni hanno lanciato sulle baleniere bombe puzzolenti e tentato di bloccare le eliche con cavi d’acciaio, mentre i giapponesi li prendevano di mira con cannoni ad acqua ad alta pressione.

La flotta giapponese di quattro navi era salpata il mese scorso per la spedizione di tre mesi con una quota di 1000 balene, e gli attivisti l’avevano avvistata venerdì. La tattica giapponese degli inseguimenti non preoccupa il comandante di Sea Shepherd, Paul Watson. ”Onestamente, non capisco cosa vogliano fare, ma finché non uccidono balene siamo contenti”, ha detto per telefono ad un quotidiano neozelandese. ”Le navi arpionatrici sono separate dalla Nisshin Maru e non possono cacciare. La cosa più bella è vedere un branco di balene e le baleniere che passano loro davanti” ha aggiunto.

”La nostra sfida sarà di impedire che ne uccidano nei prossimi giorni”. Sono invece le tattiche degli ambientalisti ad essere definite ”pericolose e illegali” dall’Istituto giapponese di ricerca sui cetacei, responsabile per la caccia che sfrutta una scappatoia del Trattato baleniero internazionale. L’Istituto ha chiesto all’Australia e ai Paesi Bassi, dove sono registrate le navi di Sea Shepherd, di intraprendere azione penale contro gli attivisti. E oggi la premier australiana Julia Gillard esortato entrambe le parti a evitare situazioni pericolose. ”La cosa importante è assicurare che nessuno sia a rischio in una parte del mondo remota, pericolosa e molto inospitale”, ha detto.

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