Balene: Giappone ammette che la carne per la “ricerca” finisce a tavola

Pubblicato il 29 Dicembre 2010 - 08:02 OLTRE 6 MESI FA

L’Agenzia giapponese per la pesca, che gestisce la caccia ”scientifica” alle balene ogni estate australe nell’Oceano Antartico, ha ammesso che suoi funzionari hanno accettato in regalo tagli pregiati di carne di balena, teoricamente riservati a laboratori di ricerca. Lo riferisce la radio nazionale australiana Abc, che mesi fa aveva riportato che funzionari e membri di equipaggio delle baleniere sottraevano illegalmente i tagli di carne di maggior valore.

Allora l’Agenzia aveva respinto le accuse, ma ora dichiara di aver ammonito cinque funzionari per aver ricevuto carne per migliaia di dollari di valore. Il portavoce dell’Agenzia Toyohiko Ota, riferisce l’emittente, ha presentato scuse pubbliche per lo scandalo.

”Ci scusiamo profondamente per questo atto in cui funzionari hanno ricevuto carne di balena, per il quale perderemo credibilità. Prenderemo misure per assicurare che questo non avvenga mai più”, ha detto Ota. Sia la flotta giapponese che quella degli attivisti anti-caccia di Sea Shepherd sono in navigazione verso l’Oceano Antartico.

Quest’anno i giapponesi hanno raddoppiato l’area in cui dichiarano di voler operare, con una quota di 1.000 balene, rendendo più difficile per gli attivisti rintracciare la flotta.