Brasile: impianto di biocarburanti con tecnologia italiana

SAN PAOLO (BRASILE) – Biocarburanti "italiani" in Brasile: il primo impianto industriale di biocarburanti di seconda generazione, derivati cioè dagli scarti agricoli, in Brasile, si avvarrà di tecnologia italiana. Viene siglato a San Paolo, alla presenza del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, l'accordo tra la brasiliana GraalBio Investimentos S.A. e il gruppo italiano Mossi & Ghisolfi, tramite la sua controllata Beta Renewables.

I lavori di costruzione dell'impianto, che si trova a Maceiò nello stato di Alagoas, inizieranno questa estate e a realizzarlo sarà Chemtex, società di ingegneria del Gruppo Mossi & Ghisolfi, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti industriali nel settore della petrolchimica, polimeri, fibre, energia, bio-carburanti e tecnologie ambientali.

''Le tecnologie impiegate – ha messo in evidenza Clini – permettono di utilizzare con elevata efficienza i residui delle produzioni di canna da zucchero superando i possibili conflitti con le produzioni alimentari. In vista del prossimo meeting mondiale di Rio+20 questo progetto rappresenta un messaggio positivo per un futuro sostenibile''.

Quando entrerà in funzione, entro il 2013, l'impianto avrà una capacità produttiva di 65.000 tonnellate l'anno di bioetanolo e utilizzerà gli scarti della lavorazione della canna da zucchero che saranno reperiti localmente.

Il Gruppo Mossi & Ghisolfi, fondato nel 1953 da Vittorio Ghisolfi, è una multinazionale italiana che opera nel campo della chimica con sede a Tortona, in Piemonte e con un fatturato annuo di 3 miliardi di dollari, 2.300 dipendenti e oltre 120 ricercatori, rappresenta la seconda azienda chimica in Italia.

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