Alert, caldo record nel paesino più a Nord del mondo: toccati i 21 gradi

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 17 Luglio 2019 - 08:17 OLTRE 6 MESI FA
alert caldo

Alert, il paesino abitato più a Nord del mondo (foto da Google Maps)

ROMA – Ad Alert, sulla punta più settentrionale del Canada, la temperatura, domenica 14 luglio, si è spinta fino a toccare i 21 gradi centigradi. Un record. Basti pensare che Alert, il centro abitato più a nord del mondo, si trova a circa 10 km a ovest di Cape Sheridan, nell’area nord-est dell’Isola di Ellesmere, a 817 km dal Polo Nord. 

Durante le notte la temperatura non è scesa sotto i 15,2 gradi e il giorno seguente si sono di nuovo superati i 20 gradi, questa volta di pochi decimi. Come detto si tratta di un record assoluto: ad Alert non ha mai fatto così caldo almeno dal 1950, da quando cioè esistono le misurazioni. Il precedente record risaliva all’8 luglio del 1956 quando furono toccati 20 gradi. E di 19,6 gradi nel luglio 2012.

Il primo a mettere piede su quella terra ghiacciata fu Sir George Nares nel 1875 a bordo della nave HMS Alert da cui il paesino prese il nome. “Domenica la temperatura aveva toccato momentaneamente anche i 21 gradi centigradi – dice Marina Baldi dell’Istituto di biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche intervistata dal Corriere della Sera – ma ora ha rivelato una condizione anomala da considerare con attenzione”.

“La zona risente dell’ondata di caldo che sta investendo l’Alaska dai primi giorni di luglio e che ancora non accenna a diminuire. Ad Anchorage il 5 luglio il termometro ha segnato i 32 gradi e a parte questo record le temperature restano intorno a 23 gradi – prosegue la scienziata – Siamo dunque in una condizione ambientale estrema collegabile a molti fenomeni analoghi che avvengono ormai in molte regioni del pianeta. Se questa rimane un’eccezione, come tale deve essere considerata, ma se tende a ripetersi allora il legame con il cambiamento climatico in atto troverebbe la sua spiegazione più attendibile. Del resto i fenomeni estremi sono proprio espressione del riscaldamento ambientale”. (fonte CORRIERE.IT)