Capriolo salvato: ha 20 giorni. Veterinario: Lasciatelo dov'è

ANCONA, 13 GIU – In caso di ritrovamenti di cuccioli molto piccoli di animali selvatici, e' meglio lasciarli dove sono. E' il messaggio lanciato da un veterinario del Centro Recupero Animali Selvatici della riserva naturale di Ripa Bianca di Jesi (Ancona).

Il dott. Attilio De Cosmo ha accolto un cucciolo di capriolo di 20 giorni, due chili di peso, trovato in una radura di un bosco in provincia di Pesaro Urbino e ospitato per circa una settimana da una famiglia di quella zona. ''E' delizioso, sembra un gattino'', ma in casi come questo – ammonisce il veterinario – ''non si tratta di esemplari abbandonati, la madre di solito e' a poca distanza''. Non solo: in animali cosi' giovani scatta l'imprinting con l'uomo (cioe' riconoscono negli appartenenti alla specie umana la propria ''madre'' e per estensione i propri simili) e rischiano di essere condannati ''ad una vita innaturale''. E' quello che sta avvenendo con il piccolo capriolo, che ora segue costantemente il dottore che lo alimenta ogni 4 ore con latte in polvere. ''Mi prendo cura anche di alcune civette – spiega -, ma loro non mi vedono e quindi non c'e' imprinting''.
Il cucciolo dovra' affrontare nel giro di 15 giorni una fase di 'svezzamento' con l'introduzione nella dieta di verdure ed erba in modo che cominci a ruminare. Poi verra' portato a Ripa Bianca per cercare di prepararlo al reinserimento in natura. Ma non sara' semplice. Secondo De Cosmo, che insegna anche all'Universita' di Camerino, ''avra' la tendenza a cercare la compagnia dell'uomo''. E siccome non tutti gli esemplari umani hanno intenzioni amichevoli, c'e' il rischio, molto concreto, ''che finisca in pentola''.

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