Celentano a Pisapia: "Sugli alberi abbattuti devi agire"

Pubblicato il 24 Aprile 2012 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Caro Sindaco, ti ringrazio per la gentile risposta che hai dedicato al mio articolo ma, se devo essere sincero, non mi piace. E ancora meno mi e' piaciuto come il Corriere l'abbia IMBOSCATO'', si apre cosi' la lettera firmata da Adriano Celentano in risposta al sindaco di Milano Giuliano Pisapia riguardante alcuni ''15 bellissimi platani vicino alla stazione Centrale abbattuti per un errore che non deve piu' ripetersi nella nostra Milano'', ha scritto il sindaco nei giorni scorsi sul quotidiano milanese.

In risposta a Pisapia, Celentano scrive che per non far piu' accadere errori ''c'e' solo un modo: nel momento in cui la societa' Grandi Stazioni danneggia le radici di quegli alberi fino a farli morire (e ancora non e' chiaro per quale motivo, visto che anche un ortolano se l'avessero consultato avrebbe saputo come evitare l'accaduto), a quel punto non ha piu' importanza se c'e' stato un errore o no. Cio' che conta e' agire di conseguenza. Forse e' questo che mi aspetto da un 'Sindaco del cambiamento'. Ma tu ti esalti – aggiunge – solo perche' Grandi Stazioni provvedera' alla spese di ripristino e alla piantumazione di nuovi Platani che comunque sia non potranno essere alti piu' di quattro o cinque metri, altrimenti morirebbero. L'importante, come dici tu 'e' restituire alla citta' cio' che le e' stato tolto'. Peccato pero' che ci vorranno almeno cent'anni!''.

''La cosa che piu' impressiona di questo madornale 'errore' fatto a TRADIMENTO, e' che nel frattempo, stai perdendo un'occasione d'oro – spiega Celentano a Pisapia -. Quella di iniziare a battere il pugno sul tavolo contro chiunque cerchi di minare la tua credibilita' che, per il posto che occupi, non vale solo per la citta' di Milano, ma per tutte le citta' d'Italia. Ecco perche' la tua risposta al mio articolo non mi piace. Tu mi dai ragione, ma non sferri il pugno. Una specie di malattia che sboccia immediatamente dopo la conquista del trono?''.

''Dovresti agire – aggiunge l'artista -. Primo perche' avresti l'appoggio dei cittadini. Secondo, per sconfiggere la devastante indifferenza verso chi conta meno. E qui mi riferisco a Francesco Rossi. Quel ragazzo dall'animo gentile che di fronte allo strazio della Stazione Centrale non ha potuto fare a meno di esprimere il suo dissenso, ahime', purtroppo frenato. Se fosse stato almeno un cantante, anche solo di periferia, forse il Corriere della Sera gli avrebbe pubblicato le fotografie dei platani abbattuti che lui stesso ha scattato sul luogo del delitto. Ma perche' cio' avvenisse c'e' voluto purtroppo l'intervento di uno molto piu' famoso'', conclude Celentano.