Cina. Greenpeace, allarme pesce contaminato: mangiarlo provoca danni ai genitali

Il pesce del fiume Yangtze in Cina è avvelenato e costituisce una minaccia per la salute della popolazione che se ne nutre. Uno studio di Greenpeace ripreso oggi dal Global Times rivela i risultati degli esami condotti dall’organizzazione ambientalista tra gennaio e marzo di quest’anno, in base all’analisi dei 28 campioni d’acqua prelevati in quattro città che sorgono lungo il corso del fiume.

Ed è risultato che specie come la carpa e il pescegatto sono tossiche e possono causare infezioni che provocano pubertà prematura, danni all’apparato genitale, disfunzioni della tiroide. Colpa delle sostanze chimiche inquinanti presenti nei detergenti o impiegate nella lavorazione del pollame, che vengono scaricate nel fiume e delle quali restano tracce e residui anche in alcuni pesci.

Alcune di queste, secondo quanto rivelato da Greenpeace, figurano nell’elenco di sostanze vietate dalla Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. L’assenza di una efficace politica di monitoraggio e controllo però ha fatto si che in Cina non solo si continui ad utilizzarle ma che il loro impiego sia addirittura in costante crescita. E la minaccia va presa molto seriamente perché lo Yangtze, lungo il cui corso sorgono circa 210 mila impianti chimici, dà da mangiare a oltre 400 milioni di persone e rifornisce d’acqua 186 città.

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