Spariti 274 milioni dal fondo per il clima cui l’Italia contribuisce per 2 miliardi…

Clima e cambiamenti climatici in Gb: quei 274 milioni di sterline a...
Spariti 274 milioni dal fondo per il clima cui l’Italia contribuisce per 2 miliardi…

LONDRA – La Gran Bretagna si preoccupa per il clima, tanto da aver destinato ben 300 milioni di euro (274 milioni di sterline) in aiuti esteri dal Regno Unito a una discutibile organizzazione per il cambiamento climatico. Il Daily Mail spiega che le autorità non riescono a rintracciare la considerevole somma. Il contributo di sostegno allo Strategic Climate Fund, è stato concordato in modo che il Governo potesse veder soddisfatta la promessa di destinare lo 0,7% del reddito nazionale, in aiuti esteri.

Il fondo gestisce progetti ad Haiti, Yemen e Cambogia, ma gli Stati Uniti hanno avvisato che potrebbero interrompere l’invio degli aiuti a questi Paesi, poiché i loro governi sono ritenuti tra i più corrotti al mondo.

Lo Strategic Climate Fund ha un bilancio annuale di 8 miliardi di dollari e la Gran Bretagna, con 12 miliardi di sterline all’anno, è tra i suoi maggiori donatori. L’ Italia è decima, con 2 miliardi di sterline di contributo.

Quando The Times ha chiesto al Department for International Development (Dipartimento per lo sviluppo internazionale, DFID) come fossero state spesi i 274 milioni di sterline ha ricevuto in risposta:

“DFID non è in possesso di informazioni rilevanti rispetto alla vostra richiesta”.

Ma non mancano i detrattori che hanno espresso preoccupazione su dove stia andando il denaro, che dovrebbe essere destinato al clima. Benny Peiser, direttrice della Global Warming Policy Foundation, ha detto al giornale:

“E’ difficile credere che possano farla franca con questo tipo di risposta. I finanziamenti per lo sviluppo di per sé sono già molto controversi ma ora ci troviamo a un altro livello”.

Il Climate Fund Strategic è stato istituito mel 2008 dall’ex presidente George W. Bush per aiutare le nazioni più povere ad affrontare il cambiamento climatico, ma ci sono profonde preoccupazioni, negli Stati Uniti, su come i paesi abbiano gestito il denaro. Il Senato ha perfino minacciato di sospendere gli investimenti.

Le rivelazioni sui versamenti sono arrivate quando è emerso che i miliardi di sterline stanziati per aiutare i paesi poveri in realtà vengono distribuiti a ricchi consulenti. I dirigenti guadagnano cifre da capogiro provenienti da denaro pubblico per completare progetti discutibili, nonostante le dichiarazioni del governo mirate a impedire l’utilizzo illecito di denaro destinato agli aiuti.

Il disegno di legge annuale per imprenditori privati è raddoppiato a quasi 1 miliardo di sterline; alcuni consulenti stanno rastrellando più di 1.000 sterline al giorno per dispensare consigli e indicazioni su come il Regno Unito dovrebbe spendere i soldi per aiutare le comunità povere del mondo.

A Downing Street hanno affermato che il primo ministro Theresa May, vuole porre fine ai pagamenti sontuosi. Il suo portavoce ufficiale ha dichiarato:

“Il governo è stato molto chiaro, vogliamo fare in modo che il denaro dei contribuenti venga speso con efficienza ed efficacia. Sono state già prese delle misure così che gli aiuti vadano dove è giusto, nei paesi più poveri del mondo”.

Krishnan Guru-Murthy, conduttore a Channel 4 News, è stato pagato 15.000 sterline in contanti, di cui 2.250 al suo agente, con il denaro dei contribuenti dal bilancio aiuti esteri della Gran Bretagna, per un lavoro di poche ore a una presentazione. Ed era imbarazzato quando ha affermato di non sapere che i soldi per il viaggio in Messico arrivavano da fondi pubblici: ha promesso di restituire la somma in beneficenza e aggiunto che se avesse saputo che era stato finanziato dal DFID non avrebbe accettato il lavoro. Al summit in cui c’era Guru-Murthy, si è unita la presentatrice della BBC News, Zeinab Badawi, pagata 14.000 sterline, ed entrambi assunti attraverso un’agenzia.

Priti Patel, International Development Secretary, ha avviato un’indagine in seguito alle rivelazioni, tra cui c’è il pagamento di Guru-Murthy. Sta prendendo in considerazione l’ipotesi di costringere gli erogatori di aiuti a rendere pubblici tutti i contratti ed esaminarli accuratamente.

L’agenzia attraverso la quale sono stati assunti Guru-Murthy e la Badawi è stata pagata 26.000 sterline dal DFID. Alla manifestazione di 2 giorni svoltasi in Messico, ospitata dal Global Partneship for effective development, sia Guru-Murthy che la Badawi hanno presieduto incontri a cui hanno partecipato i ministri.

I documenti ufficiali dichiarano che il DFID negli ultimi tre anni ha speso denaro per pagamenti di consulenze, anche esterne, per una cifra pari a 200.000 sterline, una riduzione di quasi il 99% negli ultimi sette anni ma l’analisi di 72.000 documenti relativi alle transazioni finanziarie tra DFID e i consulenti, svolta da The Times, ha scoperto che tra il 2011 e il 2015, ha erogato la sconcertante somma di 3.4 miliardi di sterline.

L’enorme budget per gli aiuti della Gran Bretagna, che opera supera i 12 miliardi di sterline, è stato oggetto di controversie poiché gran parte del denaro viene sprecato per l’apparato burocratico. Una serie di articoli del Daily Mail, hanno anche rivelato numerosi casi in cui il denaro viene sperperato in progetti discutibili.

Centinaia di aziende e di altre organizzazioni che forniscono società di consulenza, sono note per aver beneficiato del significativo aumento dei pagamenti. Il gigante PwC, che fornisce consulenze, ha guadagnato la sorprendente cifra di 6.3 milioni di sterline di onorari per contribuire a un progetto a Papua, Indonesia, secondo quanto riportato dal Times. Dal 2011, ha ricevuto 168.8 milioni di sterline dal bilancio aiuti esteri; nello stesso periodo i consulenti della Adam Smith International, con sede a Londra, sono stati pagati 296 milioni di sterline.

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