L’accordo sul clima varato in nottata a Copenhagen delude anche il Parlamento dell’Unione europea. Dura la reazione della delegazione presente alla conferenza nazionale dell’Onu che definisce l’intesa uno «schiaffo in faccia al mondo»per colpa di Usa e Cina.
I due paesi che avevano in mano le sorti del pianeta hanno invece rimandato, prosegue la nota del Pe «la sua protezione a data da destinarsi» prendendosi la responsabilità di un accordo debole: «gli Usa non hanno voluto adattare le loro riduzioni ai bisogni globali e la Cina ha rifiutato un trattato con obblighi internazionali».
Pertanto secondo Bruxelles il risultato raggiunto a Copenhagen dimostra come sia necessario «riformare il metodo di lavoro dell’Onu con urgenza», mentre la Ue, conclude la nota, «deve continuare a fare pressione sul resto del mondo per avere un accordo più ambizioso in futuro»