Copenhagen: 5 cortei, 3.000 persone, 256 fermati

copenhagenDei cinque cortei che hanno sfilato a Copenhagen nessuno è riuscito a raggiungere la meta, l’ingresso del Bella Center. Lì i leader dei paesi Onu sono seduti al tavolo dei negoziati sul clima, lontani dal caos sotto la neve che regna nella capitale danese.

A zittire i contestatori ancora una volta sono gli agenti di polizia che hanno colpito con violenza i manifestanti che tentavano di forzare i cordoni di protezione della “zona rossa”: altri 256 finiscono nel centro di detenzione provvisorio. Il totale, dall’inizio dei disordini, si attesta intorno ai 1.600. Alcuni italiani sono tra i fermati: tre, secondo quanto riferito dalla polizia, per uno di loro è scattata l’incriminazione.

L’obiettivo dei cinque cortei era quello di organizzare un’assemblea nel perimetro recintato del Bella Center. Organizzati sotto la sigla Reclaim Power, in 3.000 si erano dati appuntamento in quattro punti della città sin dalle 8. Divisi in quattro gruppi, Blu, Verde, Bike e Autonomo, avevano come obiettivo il Bella Center.

A dare il via alle manganellate è un giovane che si arrampica su un furgone della polizia. «Vergognatevi, vergognatevi» grida la folla. E ancora: «Questi non sono scontri», «il mondo vi guarda», «noi siamo in pace, e voi?».

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