ROMA – Arrivano gli incentivi per l’acquisto dell’auto elettrica? E’ stato approvato un emendamento al dl sviluppo che stanzia 210 milioni in tre anni per l’acquisto ma anche per la costruzione delle necessarie infrastrutture. Ma tra maggioranza e governo è già scoppiata la prima lite quando quest’ultimo, con un colpo di scena, ha annunciato di dimezzare gli stanziamenti.
L’emendamento con prime firme dei due capigruppo Pd e Pdl in commissione Attività produttive, Andrea Lulli e Stefano Saglia, riprende paro paro un disegno di legge in via di approvazione in commissione con il consenso del governo. In quella sede il ministero dell’Ambiente aveva concordato di mettere sul piatto 140 milioni l’anno dal 2012 al 2014. Il sottosegretario all’Ambiente, Tullio Fanelli quando l’emendamento stava per essere approvato con l’appoggio anche delle opposizioni, ha chiesto la parola annunciando che il suo dicastero era disposto a finanziare le norme con 70 milioni l’anno.
Tutti i gruppi sono intervenuti per protestare con Lulli particolarmente indignato: “Il Governo non può pensare di trattare il Parlamento come un tappetino”. La parte normativa resta comunque immutata con incentivi all’acquisto dei veicoli elettrici che variano dai 3.000 ai 5.000 euro. Inoltre ci sono norme per incentivare la creazione delle infrastrutture, come i punti di ricarica sia negli spazi cittadini che nei condomini. La commissione ha pure approvato un altro emendamento del Pd, sempre a prima firma Lulli, che permette di omologare le auto che passano dall’alimentazione a benzina e diesel a quella elettrica, grazie all’impianto dell’apposito kit.