Delicati ecosistemi alpini nelle riserve naturali valdostane

Pubblicato il 28 Maggio 2011 - 08:41 OLTRE 6 MESI FA

AOSTA – Meno conosciute dai turisti rispetto
ai celebri parchi del Gran Paradiso e del Mont Avic, le riserve
naturali valdostane costituiscono una parte importante del vasto
patrimonio che fa della Valle d'Aosta la regione italiana con la
maggior superficie occupata da aree protette.
Le nove riserve naturali della regione alpina sono state
istituite tra il 1992 e il 1995, e si sviluppano lungo l'intero
territorio valdostano, ad altitudine variabile tra i 500 e i
2.000 metri, presentando una ricca varieta' di ambienti e di
caratterizzazioni naturalistiche.
In un viaggio ideale dalla bassa all'alta Valle, la prima che
si incontra entrando in Valle d'Aosta dal Canavese e' quella
dello Stagno di Holey, situata in una depressione della fine del
versante destro della Valle di Gressoney, alla confluenza con la
conca di Pont-Saint-Martin.
A pochi chilometri in direzione Nord-Est si trova la riserva
'Mont Mars' che prende il nome dal monte al confine tra la Valle
d'Aosta e la Provincia di Biella: si sviluppa su un'area di 390
ettari in ambiente alpino. Nel comune di Challand-Saint-Victor
e' situata la riserva naturale Lago di Villa, nella quale spicca
il contrasto tra il lago e il suo bacino, popolati da piante di
palude, anfibi e rettili, con l'arido ambiente circostante.
Nella media Valle d'Aosta e' situata la riserva Lago di
Lozon, un bacino lacustre posto a 1.520 metri di quota ricoperto
quasi per intero da un'unica zolla di torba, nel quale trovano
un ambiente ideale piante quali il 'Trifoglio fibrino', la
'Drosera a foglie rotonde' e diverse specie di orchidee.
Proseguendo in direzione Aosta si incontra la riserva
naturale Les Iles, di grande interesse per l'avvistamento dei
volatili, mentre tra Aosta e Saint-Christophe c'e' la riserva
naturale Tsatelet che si sviluppa su 14 ettari. A qualche
chilometro di distanza, nel comune di Gressan, si trova la
Riserva 'Cote de Gargantua', la morena di un antico ghiacciaio
dalla forma di una piccola collina affilata che prende il nome
dalla leggenda popolare secondo la quale la 'cote' sarebbe il
dito mignolo del gigante Gargantua sepolto sotto la terra.
Inoltrandosi nella Valgrisenche, nella frazione di Baise
Pierre, si raggiunge, poi, la riserva naturale Lolair,
caratterizzata dall'omonimo lago posto a 1.200 metri di quota.
Infine, tra Morgex e La Salle c'e' la riserva del Marais, zona
umida dove predomina la vegetazione paludosa utilizzata come
sosta dagli uccelli migratori.