Dietro la grandine si nascondono i batteri

ROMA – Dietro certi eventi climatici come neve e grandine potrebbero nascondersi anche degli organismi viventi, i batteri: infatti nei chicchi di grandine si ritrovano in alte concentrazioni alcuni microrganismi batterici. E' quanto emerso da uno studio di Alexander Michaud della Montana State University presso Bozeman, che e' stato presentato durante il 111/o Meeting della American Society for Microbiology in corso a New Orleans. L'idea che degli organismi viventi abbiano un ruolo diretto nella formazione di eventi meteorologici non e' nuova ed e' stato coniato il termine 'bioprecipitazione' per riferirsi ad essa. La grandine e' formata da chicchi di ghiaccio che si 'assemblano' da un primo nucleo di particelle di acqua ghiacciata attorno a cui si aggregano altre particelle. Secondo gli esperti l'enucleazione del chicco di grandine, che puo' raggiungere anche dimensioni da record (sono stati rinvenuti chicchi di oltre un chilo di peso) puo' avvenire solo a determinate temperature molto sotto lo zero. Secondo gli esperti, quando il processo di formazione avviene a temperature piu' alte, intorno allo zero (-2 gradi) ci deve essere lo zampino di qualche microrganismo che aiuta il processo di enucleazione. Un microrganismo molto studiato in questo senso e' il batterio delle piante Psuedomonas syringae che ha sulla sua membrana una molecola che attira e aiuta l'acqua aggregarsi in modo ordinato. I ricercatori hanno studiato chicchi di circa 5 centimetri caduti nel loro campus, dividendoli in piu' strati. Poi hanno analizzato l'acqua di ciascuno strato e trovato al suo interno alte concentrazioni di batteri, soprattutto nello strato interno. Queste prove del ruolo degli organismi biologici come nuclei per la formazione dei chicchi di grandine sono coerenti col fatto che i chcchi si formano a temperature altrimenti impossibili per il processo di aggregazione.

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