Durban, Clini: "La Cina è pronta a impegni comuni con l'Italia"

ROMA, 28 NOV – La Cina e' pronta ad assumere impegni con l'Italia per una visione comune. E durante la Conferenza sul clima e' previsto un incontro il 7 dicembre.

Cosi' il ministro dell' Ambiente Corrado Clini, parlando nel corso di un incontro informale con l'ex ministro Giorgio Ruffolo, a proposito dell' apertura del vertice Onu sui cambiamenti climatici a Durban, in Sud Africa. Le relazioni bilaterali – afferma Clini – potrebbero essere un ''nuovo modo'' di affrontare i negoziati anche ''per fare passi in avanti'' sia per il post-Kyoto (dopo il 2012) che in vista di un accordo globale. ''I cinesi sono interessati a un partenariato con l'Italia – spiega il ministro – basato sul tentativo di far convergere su aspetti settoriali un impegno comune'', raccogliendo ''i punti di convergenza per entrambi i Paesi''. La Cina, tra l'altro, ha ricordato Clini, ha investito 50 miliardi di dollari all'anno in fonti alternative e guida la classifica mondiale, mentre gli Stati Uniti investono 17 miliardi l'anno.

Bisognerebbe, quindi, cercare di puntare a questo tipo di esperienze di ''sotto settore'', capovolgendo il paradigma dei negoziati, partendo dal piccolo per arrivare al macro e provare a sbloccare la discussione.

Con gli Stati Uniti, ha sottolineato il ministro, ''l'Italia ha un rapporto storico'' ma e' piu' difficile pensare a una partnership sulle politiche climatiche. ''Gli Usa a Copenaghen avevano preso l'impegno per la riduzione del 17% di CO2 rispetto al 2005'' ma e' stato bocciato dal Senato a maggioranza democratica, ricorda Clini sottolineando che ''la seconda cosa da cui sembra si stiano sfilando e' l'impegno finanziario del Fondo Verde''.

In America, prosegue Clini, il principio e' quello del ''business as usual'' con obiettivi legati alla volonta' dei singoli e all'impegno delle imprese. Per questo e' difficile misurare ''gli impegni in termini di riduzione''. Oltreoceano applicano, spiega Clini, ''misure fiscali come il credito di imposta per le rinnovabili e la riduzione dei consumi specifici ma il tutto e' in un contesto non regolato''.

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