Eclissi e satelliti, nuovi strumenti di previsione di tempeste magnetiche che possono causare blackout sulla terra

Eclissi e satelliti, nuovi strumenti di previsione di tempeste magnetiche che possono causare blackout sulla terra

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 25 Dicembre 2022 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA
Eclissi e satelliti, nuovi strumenti di previsione di tempeste magnetiche che possono causare blackout sulla terra

Eclissi e satelliti, nuovi strumenti di previsione di tempeste magnetiche che possono causare blackout sulla terra

Tra eclissi solari e lune di sangue, novembre ci ha regalato fenomeni cosmici sorprendenti. Un satellite che osserva il Sole ha catturato un’eclissi di Sole visibile solo dallo spazio.

Un satellite riprende in un video sorprendente la luna che passa davanti al sole e ne blocca la superficie incandescente con una sagoma scuraIl video mostra la luna che si sposta davanti al Sole e, con la sua sagoma scura, blocca la visuale della superficie incandescente della nostra stella madre. L’evento si è registrato il 23 novembre ed è durato diverse ore.

Il satellite in questione è GOES ed ha catturato il fenomeno con il suo strumento SUVI (Solar Ultraviolet Imager) mentre osservavano la corona solare, ovvero la parte più esterna dell’atmosfera del Sole.

GOES osserva le emissioni solari. Attività importante in quanto le emissioni fungono da segnale d’allarme – e possono aiutare in un’individuazione precoce – per tutta una serie di fenomeni che impattano l’ambiente geospaziale e possono causare blackout sulla Terra ed altri disagi. Per esempio, i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale (CME), ovvero grandi espulsioni di plasma e campi magnetici dalla corona solare.

Le CME possono espellere miliardi di tonnellate di materiale coronale e portare con sé un campo magnetico incorporato, congelato nel flusso, più forte dell’intensità del campo magnetico interplanetario (IMF) del vento solare di fondo.

Quando il satellite GOES osserva un’eruzione solare tramite SUVI, l’allarme precoce arriva almeno 15 ore prima che la CME associata arrivi sulla Terra. 

Mentre osservava l’eclissi solare di novembre, GOES ha catturato un filamento in eruzione sul lembo nord-occidentale, vicino al polo, una volta scomparsa la luna.  EarthSky aveva avvertito: “Potremmo comunque assistere a periodi isolati di tempesta geomagnetica di livello G1 (minore) a causa dell’influenza del vento solare ad alta velocità proveniente da un buco coronale”.

Sebbene questa eclissi non si sia vista sulla Terra, ci sono straordinari spettacoli cosmici che possono essere osservati anche dal nostro pianeta.

L’8 novembre, da varie zone degli Stati Uniti, del Sud America, dell’Asia orientale, dell’Australia e del Pacifico, si è potuto osservare una luna rossastra nell’oscurità del cielo.  

Il fenomeno è conosciuto come luna di sangue e si verifica quando l’ombra della Terra, avvolgendo la luna, blocca il riflesso di tutta la luce solare diretta. Questo fa affievolire il colore naturale della luna che appare rosso ramato.

Quella dell’8 novembre è la seconda luna di sangue del 2022. La prima ci fu a metà maggio mentre la prossima non è prevista prima del 14 marzo 2025.