Eolie, pescatori contro i delfini: “Si mangiano tutto il pesce, o noi o loro”

Eolie, pescatori contro i delfini: "Si mangiano tutto il pesce, o noi o loro"
Eolie, pescatori contro i delfini: “Si mangiano tutto il pesce, o noi o loro”

ROMA – Eolie, pescatori contro i delfini: “Si mangiano tutto il pesce, o noi o loro”. Alle Eolie è invasione di delfini. E i pescatori isolani hanno lanciato l’allarme, sempre più preoccupati per i danni causati alle reti ed al pescato. Lunedì hanno indetto una riunione: tra le richieste il blocco della pesca, lo stato di calamità naturale e l’allontanamento dei delfini dai tratti di mare frequentati dai pescatori. I più danneggiati sono quelli che praticano la pesca dei totani. Parliamo di un centinaio di delfini (42 delfini Tursiope e molti di più del tipo Stenella Striata), questa a spanne è la stima del numero dei simpatici e intelligenti mammiferi marini diventati di colpo un pericolo pubblico.

“La situazione non è più sostenibile, ogni notte in mezzo al mare c’è una guerra per sopravvivere. Sia chiaro, noi non abbiamo nulla contro i delfini ma una situazione bisogna trovarla: o i pescatori o loro. Chiediamo lo stato di calamità naturale”, si infervora Giuseppe Spinella, vicepresidente del Co.Ge.Pa, il consorzio che riunisce le 119 imbarcazioni che pescano nell’acqua attorno alle isole Eolie. (Giorgio Ruta, La Repubblica)

Di diverso avviso il parere della biologa di Filicudi wildlife Monica Blasi che lamenta un errore di percezione da parte dei pescatori: “I pescatori avvertono un aumento dei delfini, ma non è così. Il problema è che è diminuito il pesce in mare e i cetacei si spostano verso le barche per mangiare”.

 

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