Raccolta rifiuti sull’Everest, la più alta discarica del mondo

ROMA – Anche l’Everest, la vetta più alta del mondo, è inquinato. Otto tonnellate di rifiuti tra pezzi di elicottero, tende, lattine, bombole d’ossigeno sono stati recuperati dai 29 scalatori nepalesi che per quasi sei settimane hanno cercato di ripulire il monte più alto, con i suoi 8.848 metri. Ma sulla cima restano ancora 50 tonnellate di rifiuti abbandonati dagli alpinisti in quasi sessant’anni di scalate.

Una parte dei rifiuti raccolti, scrive il Corriere della Sera, verrà bruciata. I rifiuti metallici verranno invece fusi e trasformati in giochi e souvenir per i nepalesi. Il ricavato andrà a finanziare programmi di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente nella regione.

Il progetto si chiama “Saving Mount Everest, Waste Management Project 2011”, e cerca di educare gli stessi alpinisti. Dalla prima ascesa di Edmund Hillary, nel 1953, sono stati 3500 gli scalatori arrivati in cima all’Everest. E ognuno di loro ha lasciato dietro di sé delle tracce. Tanto che il tetto del mondo ha finito per ottenere anche il titolo di “discarica più alta del mondo”.

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