Famiglia di scimmie salvata dalla vivisezione

ROMA – La proiezione di un filmato che racconta la storia del salvataggio di una famiglia di scimmie uistiti' dall'incubo della sperimentazione e il loro arrivo nella nuova casa, il giardino faunistico dell'Abatino, in provincia di Rieti. Cosi' la Lav ha voluto simbolicamente inaugurare la propria nuova sede, in viale Regina Margherita a Roma. Mamma Estella, papa' Jose' e i loro piccoli Consuelo ed Esteban, scossi dalla dolorosa esperienza della vita in laboratorio e da un lungo viaggio, sono giunti nell'oasi faunistica reatina chiusi in una scatola: il loro arrivo e'stato ripreso in un filmato inedito che mostra il senso di spaesamento iniziale e l'adattamento a una nuova, piu' sicura, condizione di vita. Originarie delle foreste tropicali del Brasile, queste scimmie sono fra le specie piu' utilizzate nei laboratori di sperimentazione perche' di piccole dimensioni e molto prolifiche anche in cattivita'. Non possono essere reimmesse in natura perche' non potrebbero sopravvivere, ma godono di buona salute e hanno mostrato di adattarsi velocemente alla nuova vita. Nel centro che le ospita, spiega la Lav, sono presenti anche numerosi altri animali scampati ai laboratori, per lo piu' scimmie, che ancora oggi riportano il segno tangibile del loro triste passato: il numero con cui erano catalogate per le sperimentazioni tatuato sul petto. In Italia- ricorda l'associazione ambientalista- sono 900mila gli animali che ogni anno vengono usati per la ricerca. Sottoposti a dolorose sperimentazioni, alla fine delle procedure devono essere soppressi: sono meno dello 0,1% quello che vengono salvati.

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