Ferrara (Enea): la marea nera è grande come il lago di Albano

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 18:30 OLTRE 6 MESI FA

Un giacimento grande come uno dei maggiori laghi vulcanici del Lazio, quello di Albano, pari a un volume di circa 460 milioni di metri cubi. Questa la stima delle dimensioni della sacca di petrolio che sta inquinando il Golfo del Messico, secondo l’esperto dell’Enea Vincenzo Ferrara.

“Probabilmente – spiega l’esperto dell’Enea – il giacimento contiene infatti 3 miliardi di barili di petrolio, equivalenti a circa 450 milioni di tonnellate (una tonnellata è circa un metro cubo, ndr)”, sulla base di alcuni dati “ragionevoli” ricavati dagli annuari energetici mondiali e da un annuncio della Bp del settembre del 2009.

“La Bp – riferisce Ferrara – estrae nel golfo del Messico circa 400 mila barili al giorno, vale a dire circa 60 mila tonnellate di petrolio al giorno. Quindi stiamo parlando di riserve che si misurano in miliardi di tonnellate di petrolio. E stiamo parlando di flussi di estrazione (di Bp ed altri) che si misurano attorno ad alcune centinaia di migliaia di tonnellate al giorno mentre le perdite del pozzo si aggirano invece attorno a 5-6 mila tonnellate di petrolio al giorno”.

Basandosi sulle perdite riferite dalla stessa Bp, Ferrara sostiene che è come se ogni giorno si riempissero tre piscine olimpioniche di greggio. Queste però, sottolinea Ferrara, sono cifre “molto sottostimate”.

Le riserve petrolifere accertate in Usa, secondo i dati degli annuari energetici mondiali, ha riferito poi Ferrara, ammontano a 3,7 miliardi di tonnellate. Di queste, un miliardo abbondante si trova nel Golfo del Messico, un miliardo in Alaska, un miliardo sparso sul territorio. Per quanto riguarda le potenzialità del Golfo del Messico, secondo una comunicazione della Chevron, che lavora anch’essa nel Golfo, si stima che le riserve in quest’area ammonterebbero ad almeno 15 miliardi di barili, cioé 2,3 miliardi di tonnellate di petrolio.

“Per avere un termine di paragone – afferma Ferrara – gli Usa consumano 3,1 milioni di tonnellate al giorno di prodotti petroliferi, mentre in Italia siamo a 260.000 tonnellate al giorno. Quindi gli Usa consumano in generale 12 volte più di noi e 2,3 volte di più a livello pro-capite”.