ROMA – Ogni anno in Italia cadono in media 1600 fulmini. Cadono soprattutto in estate e talvolta uccidono. Sempre in media, in Italia, sono una dozzina le persone uccise da un fulmine nel nostro Paese. Ma se si guarda a tutto il mondo le vittime diventano migliaia.
Il fenomeno fulmini, dicono le statistiche, è in aumento. Tra il 1990 e il 2015 ne sono caduti il 30% in più rispetto all’arco di tempo 1960-1990. Una spiegazione c’è e la dà al Corriere della Sera Giampiero Maracchi, climatologo dell’università di Firenze:
Colpa dei cambiamenti climatici e della maggior energia rilasciata dai mari, sostiene il climatologo dell’università di Firenze. In futuro andrà peggio. Per Science è possibile un aumento dei fulmini del 12% per ogni grado di riscaldamento della atmosfera. A conti fatti si prevede che nel 2100 i lampi saranno il 50% in più che nel 2000. Per ogni due fulmini ne avremo tre.
Dei fulmini oggi sappiamo più o meno tutto: come e perché cadono, e dopo quanto arriverà rispetto alla luce che lo annuncia. Sappiamo meglio anche come difenderci: bisogna ripararsi in casa o in automobile ed evitare tassativamente gli alberi. Poi c’è il caso, la fatalità. Quella che in Italia causa 12 morti l’anno. I fulmini, pur aumentando, uccidono meno che in passato almeno in alcune zone del mondo: quelle più urbanizzate.