Haiti senza pace: minacce di allagamenti, terremotati spostati in zone più sicure

Haiti dopo il terremoto del 12 gennaio

Haiti senza pace: tre mesi dopo il disastroso terremoto che il 12 gennaioi ha fatto almeno 220.000 morti, molti fra i circa 1,3 milioni di sfollati sono ora a rischio, con l’arrivo della stagione delle piogge, di alluvioni, frane, smottamenti. Per questo motivo il governo haitiano insieme alle agenzie umanitarie e all’Onu ha iniziato a spostare migliaia di terremotati dalle zone a rischio verso aree ritenute più sicure.

Il presidente haitiano, Renè Preval, ha detto che accampamenti speciali verranno allestiti in collaborazione con le Nazioni Unite e le Ong. «Ovunque ci siano persone esposte a pericoli noi dobbiamo spostarle, dando loro la priorità», ha dichiarato Preval in una conferenza stampa all’ex campo da golf di Petionville, che ospita circa 50.000 sfollati,.

«Oggi iniziamo proprio da questo accampamento», ha aggiunto  il presidente. Entro i prossimi 10-12 giorni i primi 7.500 sfollati di Petionville saranno rialloggiati presso famiglie ospiti oppure in un nuovo campo a Corail, a una ventina di chilometri a nord della capitale, Port-au-Prince.

Costoro, ha detto Preval, «sarebbero altrimenti in grave pericolo con l’inizio delle piogge. Sarebbero esposti ad allagamenti e smottamenti di fango». Haiti, ha aggiunto Preval,è «un Paese che si trova veramente in situazione di pericolo costante e dove bisogna affrontare tanti problemi contemporaneamente, perchè inevitabilmente la stagione delle piogge sta arrivando, e non solo a Port-au-Prince».

Gestione cookie