Le cicche inquinano: posaceneri sulle spiagge

ALASSIO (SAVONA), 7 AGO – Per completare il ciclo di biodegradabilita' e dunque essere assorbito dall'ambiente marino, un mozzicone impiega circa 5 anni. E sono proprio le cicche, secondo una ricerca dell'Onu, una delle principali fonti di inquinamento del mar Mediterraneo.

E' per questo che e' stata avviata l'iniziativa ''Le spiagge non sono posaceneri'' il cui obiettivo e' evitare che ogni giorno i 600 mila mozziconi lasciati sotto sdraio e ombrelloni sulle spiagge italiane, finiscano invece in appositi posacenere.

L'iniziativa e' dell' Associazione Marevivo, che la promuove in collaborazione con Jti – Japan Tobacco International – il patrocinio del ministero dell'Ambiente e del Corpo delle Capitanerie di Porto ed il supporto di Sib, Sindacato Italiano Balneari.

Sulla spiaggia di Alassio e su altri lidi vicini della Riviera di Ponente, sono stati donati gli appositi posacenere di Marevivo: tascabili, lavabili e riutilizzabili.

A consegnarli sono stati alcuni volontari che hanno regalato anche un vademecum sui tempi di degrado in mare dei principali oggetti – lattine, bottiglie di vetro e di plastica – di uso quotidiano.

La campagna e' giunta al suo terzo anno consecutivo, ha come testimonial Margherita Buy, e intende convincere i bagnanti a tenere un comportamento eco- responsabile.

L'iniziativa di Marevivo in 3 anni ha triplicato il numero delle spiagge italiane oggetto della campagna, passate da 100 a 300.

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