Le tigri siberiane spariranno tra 20 anni?

SHANGHAI – Scompariranno nel giro di venti anni le ultime tigri siberiane in Cina. La denuncia arriva dal Wwf cinese che in uno studio sottolinea come negli ultimi 70 anni il numero di questi felini sia crollato da 300 a un numero tra 18 a 22. Secondo Zhu Chunquan direttore della conservazione della biodiversita' dell'ufficio pechinese del Wwf, se il governo cinese non prendera' provvedimenti, la scomparsa del grande felino e' certa.

I bracconieri sono il maggiore rischio per le tigri siberiane, non solo coloro che sparano alle tigri, ma anche coloro che cacciano gli animali selvatici che i felini mangiano, facendo cosi' mancare loro il cibo. Uno dei pericoli e' rappresentato, poi, dalle trappole che i bracconieri istallano per catturare gli animali: nella sole regioni abitate da tigri dell'Heilongjiang e Jilin, ci sono in media 1,6 trappole ogni 10 chilometri. Altro pericolo e' rappresentato dal taglio delle foreste, che mina l'ambiente naturale dove vivono i grandi felini. Dopo il 2000, quando il governo cinese ha vietato la caccia e il taglio indiscriminato delle foreste, non si sono fermate ne l'una ne l'altra pratica, rendendo difficili la vita alle tigri. Il Wwf denuncia anche che molte riserve sono mal gestite, con poco personale e non qualificato, e con poco controllo, che non impedisce ai bracconieri di fare razzie. Una cooperazione internazionale, soprattutto tra Cina e Russia, patrie della tigre siberiana, e' auspicata dal Wwf quale strumento per salvare il grande felino.

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