La legge salva Ilva è costituzionale: decisione della Consulta
ROMA – La legge salva-Ilva è costituzionale. Lo ha deciso la Corte Costituzionale che ha dato il via libera alla legge 231 in merito alle questioni di legittimità sollevate sulla norma dal Tribunale e dal Gip di Taranto.
La Corte Costituzionale, scrive l’Ansa, ha dichiarato in parte inammissibili in parte infondate le questioni di legittimità sollevate dal Gip e dal Tribunale di Taranto sulla legge salva-Ilva.
Secondo la Consulta le norme sull’Ilva “non hanno alcuna incidenza sull’accertamento delle responsabilità nell’ambito del procedimento penale in corso davanti all’autorità giudiziaria di Taranto”.
Il comunicato della Consulta:
“La Corte costituzionale, all’esito dell’udienza pubblica e della camera di consiglio in data odierna relativamente ai procedimenti” “promossi dal Giudice per le indagini preliminari e dal Tribunale di Taranto” sulla cosiddetta legge salva-Ilva – si legge nel comunicato della Corte – “ha ritenuto in parte inammissibili e in parte non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 1 e 3 del decreto-legge n. 207 del 2012, convertito dalla legge n. 231 del 2012”.
“La decisione è stata deliberata, tra l’altro, in base alla considerazione che le norme censurate non violano i parametri costituzionali evocati in quanto non influiscono sull’accertamento delle eventuali responsabilità derivanti dall’inosservanza delle prescrizioni di tutela ambientale, e in particolare dell’autorizzazione integrata ambientale riesaminata, nei confronti della quale, in quanto atto amministrativo, sono possibili gli ordinari rimedi giurisdizionali previsti dall’ordinamento. La Corte ha, altresì, ritenuto – conclude la nota – che le norme censurate non hanno alcuna incidenza sull’accertamento delle responsabilità nell’ambito del procedimento penale in corso davanti all’autorità giudiziaria di Taranto.