L’estate del 2022 è stata la più calda mai registrata in Europa. Il 2022 è stato il secondo anno più caldo della storia in Europa e il quinto nel mondo. Lo rivela il rapporto Global Climate Highlights 2022 di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea.
Nel 2022 le temperature 1,2 gradi sopra livelli pre-industriali
La temperatura media nel mondo nel 2022 è stata di 1,2 gradi superiore rispetto al periodo pre-industriale (1850-1900). Il 2022 è l’8/o anno consecutivo di temperature superiori di oltre 1 grado rispetto ai livelli pre-industriali. L’Accordo di Parigi sul clima prevede di mantenere la temperatura sotto 2 gradi dalla media 1850-1900, e la Cop26 di Glasgow ha abbassato questa soglia a 1,5 gradi.
CO2 a 417 parti per milione, mai così alta da 2 milioni anni
La concentrazione media dell’anidride carbonica nell’atmosfera nel 2022 è stata di 417 ppm (parti per milione), 2,1 ppm in più rispetto all’anno precedente. La concentrazione media del metano è arrivata a 1894 ppb (parti per miliardo), superiori di 12 ppb rispetto al 2021. Per entrambi i gas si tratta delle concentrazioni più alte registrate dai satelliti, e dei livelli più alti da oltre 2 milioni di anni per l’anidride carbonica, e da oltre 800.000 anni per il metano.
Per Samantha Burgess, vicedirettore del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus, “il 2022 è stato un altro anno caratterizzato da eventi climatici estremi in Europa e nel mondo. Questi eventi evidenziano che stiamo già sperimentando le conseguenze devastanti del surriscaldamento del nostro pianeta. L’ultimo Climate Highlights 2022 dimostra chiaramente che per evitare conseguenze peggiori la società dovrà ridurre urgentemente le emissioni di carbonio e adattarsi rapidamente ai cambiamenti climatici”. “I gas serra, tra cui l’anidride carbonica e il metano, sono i principali responsabili del cambiamento climatico – ha dichiarato Vincent-Henri Peuch, Direttore del Servizio di Monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus -, e dalle nostre attività di monitoraggio possiamo constatare che le concentrazioni atmosferiche continuano ad aumentare, senza segni di rallentamento”,