Maltempo nel salernitano, il fiume Sele rompe gli argini

”La situazione è grave e il pericolo non è ancora scongiurato”. Così il sindaco di Capaccio-Paestum, Pasquale Marino, nel salernitano, dopo lo straripamento del fiume Sele e l’evacuazione di oltre 300 persone in località Ciurlito. L’allarme era scattato nella serata di ieri, dopo che il sindaco del Comune della Piana del Sele aveva ordinato l’evacuazione di decine di famiglie a causa del rischio di straripamento del Ciurlito, affluente del Sele.

Durante la notte, poi, l’esondazione e l’allagamento di decine di abitazioni, nelle frazioni di Gromola e Ponte Barizzo, in particolare nelle località Ciurlito e Trantalone, oltre che a Isca Tonda di Albanella. ”Stimo monitorando attentamente il livello del Sele, che è esondato in più punti. Sott’acqua anche l’area archeologica di Hera Argiva, uno dei santuari più grandi dell’antichità. Da un lato sono contento perché lo sgombero delle famiglie di ieri sera, prima dello straripamento del Sele, ha evitato una tragedia – ha aggiunto Marino- d’altro canto, i danni sono ingentissimi e chiederemo lo stato di calamità naturale”.

Intanto, le famiglie sgomberate hanno temporanemante trovato accoglienza presso parenti, mentre sono impegnate da questa notte nelle zone alluvionate decine di squadre dei vigili del fuoco, della protezione civile e i vigili urbani del locale comando di polizia municipale.

Qui di seguito, ecco  come si presentava la situazione del Sele ieri pomeriggio. I filmati sono amatoriali e sono presi da You Tube:

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