Maltempo in Veneto: tornate le piogge torna l’incubo alluvione

VENETO – Le forti piogge in Veneto fanno temere il ritorno di un pericolo alluvione, infatti sotto le incesasnti piogge i fiumi hanno cominciato ad esondare. Nel veronese due anziani rimasti intrappolati nella loro vettura per la tracimazione del torrente Illasi, in un guado nei pressi di Tregnago,e sono stati salvati grazie all’ausilio di un elicottero dei vigili del fuoco. I due hanno cercato riparo sul tetto dell’auto e sono stati recuperati stamane grazie ad un verricello calato dall’elicottero. A preoccupare ora è il livello del torrente Alpone, uno dei corsi d’acqua considerati a rischio nella zona a causa delle forti piogge di queste ore. L’Alpone esondò nel novembre scorso. Per precauzione, alcune famiglie sono state fatte evacuare dall’abitato di Monteforte d’Alpone.

SITUAZIONE DEI FIUMI – Intanto il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto, dove vengono raccolte le previsioni meteo dell’Arpav e quelle idrogeologiche e idrauliche della Direzione Difesa del Suolo, ha emesso un secondo avviso di criticità idrogeologica e idraulica. Inoltre ha dichiarato lo Stato di Allarme per il rischio idraulico nella zona denominata Vene – E (Basso Brenta – Bacchiglione), di Preallarme per le zone Vene – B (Alto Brenta – Bacchiglione), Vene – C (Adige – Garda e Monti Lessini) e Vene – F (Basso Piave, Sile e Bacino scolante in Laguna), con Stato di Attenzione per il resto del Veneto. Per quanto riguarda il rischio idrogeologico, è stato dichiarato lo Stato di Allarme nelle zone denominate Vene – A (Alto Piave), Vene – B, Vene – C, Vene E e Vene – F; con Stato di Attenzione nel restante territorio regionale.

ALLERTA A VICENZA – La situazione più critica resta comunque quella di Vicenza, dove il personale di Aim distribuisce i sacchi di sabbia alla popolazione, a partire dalle cinque zone più a rischio: piazza XX Settembre, piazza Araceli vecchia, via Brotton/viale Ferrarin, il parcheggio del supermercato Pam in viale Trento, il piazzale davanti alla chiesa di Debba. Anche per il teatro Olimpico sono scattate le procedure straordinarie di sicurezza, mentre per le scuole della «zona rossa» aperte anche nel pomeriggio si sta valutando in questi minuti un’eventuale chiusura anticipata. Già numerose le segnalazioni di fuoriuscita di acqua dai fossati all’incrocio tra strada delle Cattane e strada del Biron (circa 15 centimetri di acqua in carreggiata), lungo stradone Ambrosini, dove inizia ad uscire l’acqua in corrispondenza del ponticello al confine con Monteviale, all’incrocio tra strada di Bertesina e via Aldo Moro, in strada Pelosa. Situazioni a rischio anche ai Ponti di Debba e alle scuole di Anconetta. Tutti ancora percorribili, invece, i sottopassi cittadini: a quello dello Stadio, in via cautelativa, è stata attivata una pompa aggiuntiva.

Il sindaco Achille Variati ha commentato con parole amare la situazione: “sole 12 ore di pioggia e siamo stati costretti a diramare lo stato di allarme: ciò fa capire quanto questo significhi in termini di necessità urgentissima di realizzare i bacini di laminazione a nord della città”. Il presidente della regione Luca Zaia invece ha sottolineato che “ci preoccupa in particolare  la concomitanza di piogge torrenziali oltre il previsto e del simultaneo scioglimento delle nevi in montagna i cui effetti si fanno pesantemente sentire nell’alta pianura. La macchina della Protezione Civile è stata già mobilitata da qualche ora. Tutto questo però comporta un maggiore comune impegno per forzare il governo a fornire immediate risorse, con le quali risarcire la popolazioni già alluvionate e mettere in sicurezza il territorio, per assicurare a tutti un futuro di maggiore serenità”.

PREVISIONI METEO – Le previsioni meteo comunque indicano una tendenza al miglioramento nel tardo pomeriggio e in serata, “ma l’esperienza ci insegna – ha ricordato  Variati – che da quando comincerà a calare l’acqua a nord e in particolare a Torrebelvicino, passeranno 3 ore e mezza prima che il beneficio si registri anche in città”.

PERICOLO VALANGHE – Sotto osservazione la situazione sin montagna dove a complicare le cose c’è la neve: a Recoaro si è verificato già un piccolo smottamento in una contrada, mentre a Valli del Pasubio si monitorano anche i più piccoli movimenti, dopo le tante frane dello scorso inverno causate proprio dall’alluvione. Protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri sono al lavoro da questa mattina in diversi punti della provincia di Padova tra i comuni di Galzignano e Torreglia, dove uno smottamento del fronte di oltre dieci metri ha parzialmente invaso la strada provinciale 25 che attraversa il territorio del parco dei Colli Euganei. Sempre in territorio di Galzignano due case nella zona rurale del Comune sono rimaste isolate a causa dell’esondazione di un fossato. Il Soccorso alpino sottolinea il marcato pericolo di valanghe dovuto alle particolari condizioni meteo. Nelle prossime 24 ore sono infatti attesi dai 15 ai 70 centimetri di neve fresca in quota. Potranno originarsi distacchi di medie dimensioni lungo molti pendii ripidi (canaloni, versanti aperti specie in ombra) e in alcuni casi valanghe di grandi dimensioni che potranno raggiungere anche quote basse lungo i percorsi abituali.

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