Maltempo a Vicenza: città divisa in due dall’alluvione

Il centro storico di Vicenza, il giorno dopo gli allagamenti causati dal maltempo, offre un’immagine spettrale. L’esondazione dei fiumi Retrone e Bacchiglione è come se avesse fagocitato case e negozi nel triangolo tra piazza Matteotti, Ponte degli Angeli e Contrà Barche, dividendo in due la città. Sia a ”valle” dove l’acqua e il fango ieri non hanno avuto pietà di nulla, che ha ”monte”, nella parte più alta della città che si è salvata dal maltempo, sono poche le persone per strada.

Molti i negozi nella zona risparmiata dall’irruzione violenta delle acque che oggi hanno preferito tenere chiuso. Nella parte bassa ogni attività commerciale è sospesa e lo sarà probabilmente per molto tempo. Divieto d’accesso per le auto se non quelle dei soccorritori e delle forze di polizia ma soprattutto divieto di oltrepassare le transenne del ponte degli Angeli. Se piazza Matteotti ieri era sommersa d’acqua, che ha toccato anche il mezzo metro d’altezza, ed oggi è tornata alla quasi normalità, la situazione oltre il ponte degli Angeli appare immutata rispetto a 24 ore fa.

La fotografia di questa parte della città è impietosa: il Bacchiglione sta quasi lambendo i marciapiedi e l’acqua sta sfiorando l’arcata del ponte. Alcune vie sono ancora immerse nell’acqua e il fango ha toccato, in alcuni punti, i due metri d’altezza. L’area attorno a ponte degli Angeli è priva di energia elettrica e abitazioni e negozi sono al buio.

Molti hanno lascito le case per trovare alloggio in albergo o da parenti, mentre tanti altri hanno deciso di rimanere, seppure con tutti i disagi. A questi ultimi la Protezione Civile garantisce i viveri, almeno un pasto caldo. Tutt’attorno si sta lavorando per ripristinare la situazione: le elettropompe stanno operando a tutto regime, ma la ‘cicatrice’ che il fango lascera’ sara’ difficile da rimarginare.

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