Marea nera, un azionista dell’Alaska fa causa alla Bp

In causa con la British Petrol: ad intentare l’azione legale però questa volta non sono movimenti ambientalisti, bensì un azionista della stessa compagnia petrolifera britannica.

Il socio della BP, cittadino dell’Alaska, ha citato in giudizio il presidente  e i consiglieri d’amministrazione del gruppo: la sua ipotesi che una cattiva gestione abbia portato al disastro della piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, che ha poi portato alla svalutazione del pacchetto azionario della BP.

La causa legale, presentata alla Corte superiore dell’Alaska ad Anchorage dall’avvocato locale Jeff Pickett, accusa l’amministratore delegato della BP Tony Hayward e il consiglio di amministrazione di “violazioni di doveri fiduciari e grossolana cattiva gestione”, che ha portato a “pratiche di salute, sicurezza e ambiente nella compagnia improprie, sconsiderate e illegali”.

La causa richiede un risarcimento danni e una sanzione non quantificati, oltre alla nomina di un controllore indipendente che supervisioni la conformità della BP alle norme in materia di sicurezza e ambiente.

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