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La marea nera si allarga. Intanto è iniziata la discesa della cupola

di Maria Elena Perrero |7 Maggio 2010 14:45

British Petrol ha cominciato a calare la ‘cupola’ di contenimento del greggio sul fondo del Golfo del Messico nella speranza di catturare, prima che arrivi in superficie, il petrolio che sgorga dal pozzo petrolifero sottomarino danneggiato dall’affondamento della piattaforma Deepwater Horizon.

Lo ha annunciato un portavoce della società. Ci vorrà del tempo prima che struttura di acciaio e cemento raggiunga il fondo del mare a 1.500 metri di profondità.

Intanto la macchia di petrolio è arrivata alle Isole Chandeleur, al largo della Louisiana. Lo hanno riferito fonti del governo americano.

La cupola servirà a tamponare la perdita principale che sgorga dal tubo e a pomparla in superficie: questa perdita si trova a 183 metri dalla bocca del pozzo a circa 1.500 metri di profondità. Secondo Bp, il macchinario servirà a catturare l’85% del petrolio che sgorga dal pozzo sottomarino.

L’unico dubbio viene dai precedenti: l’industria estrattiva ha sperimentato in passato soluzioni del genere, sempre però a profondità meno elevate. I responsabili di Bp ammettono di non sapere se l’operazione sarà coronata da successo per l’estrema pressione dell’acqua a 1.500 metri sotto il mare. “Non sappiamo di sicuro se la cupola funzionerà”, ha detto il portavoce di Bp Bill Salvin: “Sappiamo che funziona nei modelli di previsione”, aggiungendo: “è come effettuare un intervento chirurgico a 1.500 metri sott’acqua”.

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