Marea Nera, i costi per il tappo della falla: Bp chiede 1,9 miliardi di dollari a Moex

British Petroleum ha chiesto 1,9 miliardi di dollari a Mitsui Oil Exploration (Moex) per la compartecipazione ai costi sostenuti per fronteggiare la marea nera: la Mitsui è una controllata del colosso nipponico Mitusi & Co. I soldi chiesti da Bp sono realativi alla maxi-fuoriuscita di greggio seguita al collasso della piattaforma Deepwater Horizon, nel Golfo del Messico.

La notizia è stata diffusa in una nota da Moex, che a sua volta controlla Moex Offshore 2007, direttamente coinvolta nel progetto di sfruttamento del pozzo petrolifero sottomarino.

La richiesta di rimborso presentata da Bp Exploration and Production, titolare del progetto, è di 1,898 miliardi di dollari ed è stata calcolata in base alla ripartizione del 10%, secondo il contratto di partecipazione alle operazioni. Tuttavia, precisa la nota, ”vi è incertezza sul metodo di calcolo dell’importo sostenuto. Moex Offshore ha chiesto a Bp chiarimenti che, ancora a fine ottobre, non sono giunti ritenendo, in base a proprie stime, che la cifra dovuta” sia circa la metà di quanto richiesto, quindi 1 miliardo di dollari. Con le numerose inchieste in corso per accertare la dinamica di fatti e circostanze all’origine dell’incidente avvenuto ad aprile, Moex Offshore prevede ”di continuare a rifiutare i pagamenti” nel mentre prosegue l’esame della situazione.

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