Previsioni meteo, Italia divisa: allerta nubifragi al nord, sud da bollino rosso

ROMA – Italia divisa ancora una volta in due: mentre al nord è ancora allerta maltempo e temporali, dopo il nubifragio in Alto Adige, al centro sud è allerta caldo in 13 città, dove la colonnina di mercurio supererà i 40 gradi.

Una nuova perturbazione, l’anticiclone sahariano Nerone, è in arrivo sul nord Italia e porterà a partire dal pomeriggio del 6 agosto piogge e temporali sulle zone alpine e, localmente, anche in pianura. L’allerta temporali riguarda il Piemonte, la Val d’Aosta, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Non si tratta solo di semplici piogge ma anche da grandinate, fulmini e raffiche di vento.

Mentre al nord si dovrà far fronte a nuove raffiche di gelo e maltempo, al sud si boccheggia. Per il 7 e 8 agosto c’è allerta caldo in 13 città: Palermo, Roma, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Viterbo. In queste città, secondo quanto spiega il ministero, il ‘bollino rosso’, o livello 3, indica “possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive” e non solo sugli “anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”.

Per il 6 agosto sono invece 17 le città con “bollino arancione”, che indica invece il rischio per gli anziani e i bambini: Ancona, Bari, Cagliari, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo.

Il Codacons lancia l’allarme: “il caldo da bollino rosso colpirà il 33% delle città del Centro e Sud Italia, diversamente da quanto affermato dal bollettino del ministero della Salute che indica ‘solo’ 14 località a rischio”. Secondo l’associazione consumatori, invece, saranno sommersi da caldo e afa un numero maggiori di comuni rispetto a quelli elencati dal dicastero, che dovrebbe “mobilitare i medici di famiglia perché vigilino sui loro pazienti più a rischio”, suggerisce il Codacons.

“L’emergenza caldo riguarderà molti più comuni, almeno il 33% – avverte il Codacons – solo che il sistema di monitoraggio Heat Health Watch Warning System (Hhwws) è previsto attualmente in 27 città, tra le quali le 14 indicate dal ministero. Ma il sistema Hhwws esiste solo in 27 città su 8.092 comuni, quindi rimangono fuori 8.065 comuni”. “Se poi si considera – aggiunge l’associazione – che le Anagrafi della suscettibilità che dovrebbero censire le persone più sensibili all’aumento delle temperature, proprio per prevenire malori e corse negli ospedali, sono sperimentate in appena 25 città, ecco che il quadro è completo”.

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