Milleproroghe: salvo per 1 anno il budget per i presidenti dei parchi nazionali

ROMA – Il decreto Milleproroghe ''mette al riparo per un anno le indennità economiche per i presidenti dei 24 parchi nazionali italiani, rimandando all'1 gennaio 2013 l'applicazione delle disposizioni del precedente Governo che considerano tali cariche come meramente onorifiche e quindi gratuite". E' quanto rileva in una nota il WWF Italia a proposito dei provvedimenti introdotti con il recente decreto.

''La questione non era troppo nota – spiega l'associazione – ma i presidenti dei Parchi nazionali erano tra le funzioni pubbliche ad operare gratuitamente dall'1 giugno 2010. Infatti la manovra economica del maggio 2010 dell'ex-ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, aveva considerato tali cariche come meramente onorifiche e quindi gratuite.

Sebbene questo inquadramento fosse evidentemente impossibile vista l'alta responsabilità, anche legale, che queste figure hanno nella tutela e gestione delle aree naturali di maggior pregio del Paese, la questione non aveva trovato soluzione nonostante alcuni tentativi di emendamento fatti invano in quest'ultimo anno e mezzo. Nel frattempo la situazione è andata complicandosi poiché non si è presa immediatamente consapevolezza della norma e si sono continuate a versare le indennità di alcuni presidenti sino al giugno 2011 quando, a seguito di un'interpretazione della Ragioneria di Stato e di una nota del Ministero dell'Ambiente, non solo sono stati sospesi i pagamenti ma è stata chiesta anche la restituzione del versato, col paradosso che su parte di questo erano già state pagate le tasse del 2010".

Con il provvedimento Milleproroghe, ''il Governo Monti, grazie all'impegno del ministro dell'Ambiente – rileva il Wwf – sana questa situazione e proroga l'applicazione delle disposizioni dell'ex-Ministro Tremonti all'1 gennaio 2013. Una decisione importante che garantisce, in un momento di crisi così difficile, quel minimo di stabilità necessaria al governo dei parchi nazionali italiani''.

''Auspichiamo comunque – conclude l'associazione – che, al di là dell'aspetto formale della proroga, la questione trovi una soluzione definitiva entro il 2012 prima della scadenza prevista per l'1 gennaio 2013".

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