Rifiuti a Napoli, tornano liberi l’ex vice di Bertolaso e l’ex commissario per l’emergenza

Pubblicato il 5 Febbraio 2011 - 16:55 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Tornano liberi Marta Di Gennaro e Corrado Catenacci, rispettivamente ex vice di Bertolaso alla Protezione Civile ed ex commissario per l’emergenza rifiuti in Campania, che erano agli arresti domiciliari dal 28 gennaio scorso nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli sullo sversamento illecito di percolato in mare.

Lo ha deciso l’organo collegiale dei gip (giudici Francesco Chiaromonte, Bruno D’Urso e Luigi Giordano) che ha revocato la misura cautelare, a quanto si e’ appreso, per mancanza di esigenze cautelari poiche’ i due funzionari non rivestono attualmente incarichi pubblici. I giudici hanno disposto la remissione in liberta’, per lo stesso motivo, anche di altri indagati.

La misura degli arresti domiciliari e’ stata infatti revocata anche per Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell’Ambiente, Mario Lupacchini, dirigente del settore Ecologia della Regione, e Gabriele Di Nardo che tornano il liberta’ (per Lupacchini l’annullamento e’ motivato con la carenza dei gravi indizi di colpevolezza).

Per Antonio Tammaro e Vincenzo Mettivier, che erano in carcere, la misura cautelare e’ stata attenuata con il divieto di esercitare l’attivita’ professionali. A Lionello Serva, ex sub-commissario per i rifiuti della Regione Campania, che era detenuto in carcere sono stati concessi gli arresti domiciliari. Su altri indagati i giudici non si sono pronunciati in quanto la richiesta di revoca delle ordinanze e’ stata presentata dai legali direttamente al Tribunale del Riesame.