Oceani "affamati" di ossigeno. Verso la catastrofe: pesci estinti per un milione di anni Oceani "affamati" di ossigeno. Verso la catastrofe: pesci estinti per un milione di anni

Oceani “affamati” di ossigeno. Verso la catastrofe: pesci estinti per un milione di anni

EXETER – Le concentrazioni di ossigeno nell’oceano stanno diminuendo e ciò potrebbe comportare l’estinzione della maggioranza di organismi marini che durerà circa un milione di anni. Gli scienziati della University of Exeter temono che nell’oceano subentri una fase di anossia, ovvero una diffusa carenza di ossigeno e per potersi riprendere da una catastrofe di simili proporzioni i tempi si aggirerebbero sui centomila anni.

Studiando quanto accaduto durante il giurassico, hanno scoperto che l’impoverimento di ossigeno ha provocato un maggiore deposito di carbonio organico sul fondo dell’oceano. Il che, ha portato ad aumentare l’ossigeno nell’atmosfera che, a sua volta, ri-ossigena l’oceano. Ma c’è voluto un milione di anni per ottenere il giusto equilibrio.

Sarah Baker, a capo del team di ricercatori, afferma che ora è importante limitare le emissioni di carbonio e ha aggiunto che “una volta che si verifica un grande evento anossico ci vuole molto tempo affinché l’ecosistema ritrovi un equilibrio”.

I ricercatori hanno studiato l’evento anossico oceanico Toarciano, che ha avuto luogo 183 milioni di anni fa ed è stato caratterizzato da una grave perturbazione del ciclo globale del carbonio, l’ossigeno si è esaurito negli oceani e c’è stata l’estinzione in massa della vita marina.

Gli scienziati hanno esaminato i campioni di carbone fossile per avere la prova di incendi, poiché questi sarebbero stati più comuni in un periodo ricco di ossigeno. I campioni sono stati prelevati a Mochras in Galles e Peniche, in Portogallo.

Hanno scoperto una fase di incremento degli incendi avvenuta dopo un 1 milione di anni dall’inizio dell’evento anossico durato circa 800.000 anni. La Baker ha aggiunto: “Riteniamo che questo significativo aumento degli incendi sia stato principalmente provocato da un aumento dell’ossigeno atmosferico”.

Può, dunque, essere fondamentale mantenere il funzionamento naturale delle attività antincendio per aiutare a regolare, a lungo termine, il sistema terrestre.

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