Istruzioni per l’uso…della notizia. La Commissione Europea ha proposto di rendere obbligatori i pannelli solari, sia per gli edifici pubblici che per quelli privati. facile prevedere che una suscettibilità marcatamente sovranista in casa propria troverà urticante il concetto e la parola obbligatorietà e obbligo. Allora la prima, fondamentale e sicuramente vastamente omessa istruzione per l’uso della notizia è che per le abitazioni private l’obbligo riguarderà, dal 2030 in poi, le nuove costruzioni.
Quindi niente a casa mia comando io…
Quindi niente costrizione forzata a mettersi sul tetto i pannelli, niente intollerabile mani dello Stato sul mio mattone, niente di quello che verrà semi masticato e molto insalivato da mala politica e soprattutto insana informazione. L’obbligo di pannelli solari varrà, se mai varrà, solo per le case nuove.
E ci mancherebbe altro
Che così non fosse. L’intero continente, l’Europa, prova a virare verso fonti energetiche non fossili. Sulle fonti rinnovabili si prova a costruire una diversa politica economica, anzi un diverso modello di sviluppo e ci mancherebbe altro che le nuove costruzioni non fossero partecipi e coerenti con la transizione, il cambio delle e sulle fonti di energia. Ci mancherebbe altro non fossero le future costruzioni a misura del diverso modello di sviluppo e, come si dice, sostenibilità. In caso contrario sarebbe come meravigliarsi all’obbligo per le case nuove in costruzione nel Novecento dell’allaccio alla conduttura dell’acqua corrente. Eppure ci sarà chi mostrerà corrucciata meraviglia. In nome del diffusissimo nazional idem sentire, quello del “che, davvero?”.
Obbligo pagato
Altra istruzione per l’uso della notizia: se sarà e quando sarà l’obbligo di pannelli solari sarà obbligo pagato a chi o assolve. La Ue propone di metterci sopra 210 miliardi di euro per finanziare e incentivare l’adozione dei pannelli solari sui tetti degli edifici pubblici e sulle abitazioni private. Tu metti i pannelli, anzi pannelli obbligatori ma pagati di fatto dalla cassa pubblica europea.
Capaci di farne un altro Super Bonus
Dunque: obbligo dal 2030 per gli edifici privati di nuova costruzione. E ci mancherebbe altro che così non fosse. Obbligo per gli edifici pubblici dal 2026 e quindi tutto il tempo del mondo per farlo. Soldi europei a finanziare il tutto. E il tutto una proposta, doverosa e coerente con il passaggio a fonti di energie non fossili, ma pur sempre una proposta e non un diktat. Ultima istruzione per l’uso della notizia: saremo capaci noi in Italia di non farne un altro Super Bonus dove paga lo Stato e quindi chi se ne frega quanto costa e se qualcuno, più d’uno, imbroglia e frega soldi allo Stato? E che sono lo Stato io, mica soldi miei…Saremo capaci di non fare il bis, il tris e magari il poker dei 5/6 (almeno) miliardi bottino di truffe sui bonus edilizi?