Parchi europei: si fa strada il turismo intelligente

Con circa 60 milioni di visitatori stimati ogni anno, il turismo amico della natura ”certificato” dalla Carta europea per il turismo sostenibile nelle aree protette si sta facendo largo nell’Europa dei 27. A fare il punto sul fenomeno sara’ la conferenza di Europarc, la federazione che rappresenta 460 soci in 36 paesi, al via mercoledi’ prossimo a Pescasseroli, nel Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. ”Ad oggi – spiega Federico Minozzi, responsabile Europarc a Bruxelles – sono 73 le aree protette certificate in 8 paesi d’Europa secondo i criteri della Carta europea per il turismo sostenibile e circa 250 le imprese partner.

Altri cinque nuovi parchi saranno certificati nel corso della conferenza”. E l’Italia? ”Sono sette i parchi certificati (Parco nazionale dei Monti Sibillini, Parco regionale delle Alpi Marittime, Parco naturale Adamello Brenta, Parco naturale dell’alto Garda bresciano, Riserve dell’oltrepo’ mantovano, Riserva naturale del Lago di Piano e Parco regionale dell’Adamello) – aggiunge l’esperto – e quattro quelli candidati (Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco nazionale della Sila, Riserva di Monte Rufeno, Parco regionale delle Madonie). Di particolare interesse e’ l’esperienza della Regione Lombardia, che ha sostenuto, anche finanziariamente, l’applicazione della Carta nei propri parchi regionali”. L’elemento centrale di queste aree protette con il ”bollino” ufficiale del turismo amico dell’ambiente, e’ l’idea di di stringere un patto tra pubblico e privato nella costruzione di uno sviluppo turistico sostenibile, amico della biodiversita’ e degli elementi che costituiscono l’identita’ dei parchi.

Un modello italiano e’ quello dell’Adamello Brenta, dove una serie di riunioni in diverse comunita’ locali ha consentito di mettere a fuoco gli obiettivi del piano di azione. Un altro principio della carta e’ quella di conservare il patrimonio naturale insieme a quello culturale. Ecco allora l’esempio del fiume Reno, dove vengono organizzati tour guidati in Francia e Germania con l’aiuto di guide naturalistiche, che spiegano le specificita’ di questo ecosistema transfrontaliero, offre la possibilita’ di fare birdwatching notturno e di conoscere i prodotti locali. Poi c’e’ la formazione: qui a dare lezioni e’ la Spagna, con l’area protetta Donana , in Andalusia, dove per dieci anni e’ stato formato sia il personale del parco sia la guida dell’azienda locale. Il Parco nazionale Harz in Germania invece ha certificato le strutture di accoglienza, rispondendo non solo al benessere del visitatore, ma anche al risparmio delle risorse energetiche, per una mobilita’ sostenibile e a favore dei prodotti locali.

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