LONDRA – E’ tornato il temutissimo mostro che “uccise il re”. Ma niente paura, non si tratta di un drago o di qualche altra stregoneria, bensì di un pesce, il pesce lampreda. Si tratta di un esemplare che non si vedeva più da oltre 200 anni. Nel Regno Unito tutti lo conoscono appunto come “il pesce che uccise il re”. Enrico I d’Inghilterra, infatti, noto per la sua lussuria, pare sia morto per una dose eccessiva di questo pesce dall’aspetto inquietante, simile a un’anguilla e con un tunnel al posto della bocca, circondato da denti aguzzi come quelli degli squali.
Molto comune nei corsi d’acqua della Gran Bretagna ma scomparso da circa 200 anni, da quando cioè la Rivoluzione industriale ne aveva compromesso l’habitat con invasivi interventi umani (dighe, mulini, canali), provocando l’estinzione di varie specie acquatiche. Oggi il lampreda ha fatto la sua ricomparsa: è stato avvistato, infatti, nell’Ouse, nel Trent e nel Durham.
Antonio Bonanata per Il Messaggero spiega:
Il lampreda è di fondamentale importanza per i processi nutritivi in atto nelle acque dolci, dato che fornisce una fonte di sostentamento ad altre specie ittiche e a vari uccelli, come gli aironi. Ha indubbiamente un aspetto strano, e forse un po’ inquietante, ma in passato veniva considerato cibo pregiato, apprezzato da Romani, Vichinghi e re e regine inglesi. Anche Elisabetta II, in occasione del suo giubileo di diamante (i 60 anni di regno), ha inviato da Gloucester un timballo di lampreda, nonostante – per quell’occasione – il pesce sia stato importato dai Grandi Laghi del Nord America.