Altro che Louisiana, il petrolio della Haven finisce nei nostri piatti: se ne parla questa sera a Report

Oltre alla Louisiana, 50mila tonnellate di petrolio giacciono sui fondali italiani davanti alle coste tra Genova e Savona.

Questo petrolio inquina l’acqua, intossica e ricopre di una melma giallastra i pesci, che muoiono di cancro. E’  stato dimenticato da chi avrebbe dovuto bonificare la zona: nel tempo si è anche solidificato fino ad apparire come massi lunari. Il petrolio affolla le reti dei pescatori liguri nonostante vadano a gettarle lontano dalla zona off limits.

Eppure, secondo le autorità, qui non dovrebbe esserci traccia del più grande disastro ecologico del Mediterraneo, quello della superpetroliera Haven, inabissatasi davanti ad Arenzano con 144mila tonnellate di greggio dopo un esplosione che provocò la morte di cinque marinari l’11 aprile del 1991. Da allora sono passati quasi vent’anni ma gli effetti di incuria o disattenzione, burocrazia o superficialità che denuncia Report in un documentario di Sigfrido Ranucci in onda questa sera 31 ottobre, sono evidenti tra quei pesci morenti incatramati dai fondali. Un disastro senza colpevoli visto che la compagnia greco-cipriota è uscita assolta dopo aver addossato le responsabilità al capitano, morto nell’incidente. Un disastro che continua nell’indifferenza, nonostante ricercatori, pagati dallo Stato, abbiamo messo in allerta governo e ministeri della gravità della situazione.

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