Ponza, il mattone può attendere. Sindaco: lavori da fare, ma non in estate

Ponza, la spiaggia di Chiaia di Luna
Ponza, la spiaggia di Chiaia di Luna

PONZA – Una spiaggia tra le più belle del mondo, Chiaia di Luna, chiusa da anni prima per caduta massi e poi perché è pericolante il tunnel antico che permette l’accesso. Un’altra spiaggia, Frontone, aperta e frequentata ma tappezzata di cartelli che segnalano divieti e rischi. Ponza, piccola isola del Tirreno, 3mila anime che d’estate decuplicano, è un gioiello che ha bisogno di manutenzione.  

Basta scendere da uno dei tanti traghetti che collegano l’isola con la costa del Lazio per capirlo: la gente non manca e tutto è a misura di turista. Ma c’è bisogno di una “sistemata”. Lo sa bene il sindaco Piero Vigorelli, eletto nel 2012 dopo tanti anni prima come giornalista e poi come sindacalista e consigliere. A Ponza è diventato sindaco dopo che la precedente amministrazione è stata decapitata a forza di arresti per una storia di appalti pilotati. Situazione tipica in una realtà in cui di appalti se ne devono assegnare tanti.

Vigorelli, come racconta sul Corriere della Sera Paolo Sarandrea ha però idee molto chiare su come si debba procedere a Ponza. D’estate, quando ci sono i turisti, non si muove un mattone. Ci si dedica a loro, si offre quello che c’è e i lavori si fanno in inverno. Come scrive il Corriere, insomma, “il mattone può attrendere”. Spiega Sarandrea:

Figurarsi allora se, con l’isola piena di gente, si possa pensare di avviare un cantiere, tirare su un muro o ristrutturare casa. E magari alzare polvere, buttare calcinacci, o peggio ancora fare rumore mentre dall’altra parte della strada stanno cercando di fare un pisolino. Non sia mai. Per questo motivo il sindaco, e per farlo capire bene a tutti, qualche giorno fa ha firmato un’ordinanza che prevede il divieto assoluto di svolgimento di lavori di edilizia privata fino alla fine dell’estate. Dal 15 luglio al 7 settembre, per la precisione, nei centri abitati, e per tutto il mese di agosto nel resto del territorio comunale. Il Comune di Ponza, del resto, come ricorda il provvedimento, deve adottare «tutte le misure necessarie per evitare rumori molesti, intralci al traffico e accumulo di materiali inerti», insomma «tutto quanto possa comunque nuocere al turismo, il settore portante dell’economia locale». Da queste parti l’economia si muove soltanto insieme ai flussi turistici. Il mattone, una volta tanto, arriva dopo.

I turisti capiranno e apprezzeranno. E pazienza se anche nel 2013 Chiaia di Luna sarà raggiungibile solo via mare. La spiaggia resta chiusa, come quasi sempre dal 2001, quando un masso si staccò dal costone di tufo e uccise una ragazza. Da allora la spiaggia è stata aperta e chiusa a singhiozzo. La parete è stata messa in sicurezza ma c’è il problema del tunnel: per accedere a Chiaia di Luna bisogna passare attraverso un tunnel romano. Che ora è giudicato pericolante. Resta la possibilità di arrivare a fare un bagno via barca, è vero. Poca cosa però per una spiaggia che, oltre a essere tra le più belle d’Italia, è di fatto l’unica spiaggia vera e propria raggiungibile a piedi dall’isola.

 

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