Radiazioni nei cieli del Giappone: centrali nucleari fuori controllo

ROMA – Centrali nucleari fuori controllo e l’incubo, dal sottosuolo si sposta anche in Cielo. Poco prima delle 23, ora italiana, Sky Tg 24 annuncia che a Fukushima, sito che ospita la centrale più grande del Giappone,  le radiazioni sarebbero 100o volte sopra la norma. Il valore, spiega Sky, è quello registrato all’interno della centrale mentre all’esterno, la radiazioni sarebbero, per ora, otto volte sopra la norma.

L’allarme, però, rimane. Anche perché le notizie che arrivano dopo la mezzanotte italiana non sono  rassicuranti: anche il secondo reattore della centrale sarebbe danneggiato e il premier Naoto Kan, a “scopo cautelare” ha deciso di estendere da 3 a 1o km la fascia di territorio evacuata attoro a Fukushima.

E’ la certificazione della paura più profonda, quella che dopo  dopo il terremoto di magnitudo 9 che stamattina ha squassato il Giappone, ci possa essere un pericolo persino peggiore, quello delle radiazioni che invadono il cielo.

All’inizio le autorità locali avevano tentennato, cercato di dire che la situazione era sotto controllo. Poi, in serata,  le prime ammissioni e il riconoscimento della possibilità di una “piccola fuga radiattiva dal sito”.

Da subito, a Fukushima, s’era diffusa la voce che la centrale non stava rispondendo come avrebbe dovuto. Non si stava spegnendo come era programmata per fare in situazioni di emergenza.

Immediata la risposta del governo: evacuare la zona. L’ordine vale per 3000 persone che vivono nei 3 chilometri intorno alla centrale. Ma il destino ha voluto che nella stessa zona ci fosse una diga, che ha ceduto di botto, nel pomeriggio, crepata e indebolita dalla scossa. Un Vajont giapponese che ha spazzato via 1800 case, non si sa ancora quanti morti abbia fatto, ma che ha aggiunto tragedia a tragedia. Se la centrale risponderà alle mani umane che cercano di spegnerla, questo lo si saprà solo nei prossimi giorni.

Intanto il Giappone è nella duplice morsa della paura: la terra che trema e inghiotte case e persone (ci sono quattro treni letteralmente scomparsi), il cielo che si riempe di sostanze radiattive.

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