Rifiuti a Palermo: i pm indagano anche su danni a salute pubblica

PALERMO – Si allarga l'indagine della Procura di Palermo che ha aperto un fascicolo sull'emergenza rifiuti in citta'. Oggi i due procuratori aggiunti Ignazio De Francisci e Leonardo Agueci e i pm Geri Ferrara e Claudia Bevilacqua hanno avuto un incontro con gli agenti della Digos ai quali l'inchiesta e' stata delegata e hanno sentito Paolo Lupi, uno degli amministratori straordinari dell'Amia, l'azienda a totale partecipazione del Comune, incaricata della gestione dei rifiuti.

Oltre ai reati ipotizzati inizialmente – interruzione di pubblico servizio, frode in pubbliche forniture e violenza privata – i pm stanno accertando se lo stop nella raccolta dell'immondizia abbia causato danni alla salute pubblica: agli inquirenti sarebbero giunte segnalazioni di cittadini che avrebbe accusato malori per la presenza di cumuli di rifiuti che ovunque hanno invaso la citta'. Prosegue poi l'indagine sull'interruzione di servizio – la raccolta e' rimasta bloccata per giorni in seguito alla protesta di alcuni dipendenti dell'Amia preoccupati delle sorti economiche dell'azienda -, la frode nelle pubbliche forniture – la societa' non ha adempiuto al contratto col Comune nei giorni di blocco dell'attivita' – e la violenza privata: alcuni dipendenti hanno infatti impedito ai colleghi di lavorare anche bloccando l'uscita degli automezzi dal deposito di Brancaccio.

I pm hanno chiesto alla Digos, intervenuta durante i picchettaggi, di accertare e comunicare l'identita' dei manifestanti e di scoprire, se come parrebbe, a impedire agli operai di uscire siano stati i dipendenti dell'Amiaessemme, la ditta collegata all'Amia che si occupa dello spazzamento delle strade. I video girati dalla polizia consentiranno di capire, poi, se durante i picchettaggi i manifestanti abbiano impedito con la violenza ai colleghi di lavorare.

Agli atti dell'inchiesta, inoltre, verra' acquisita la documentazione relativa ai rapporti contrattuali tra Amia e Comune di Palermo per vedere se Palazzo delle Aquile ha rispettato il contratto di servizio stipulato con l'ex municipalizzata.

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