Rinoceronte in estinzione: colpa del “corno afrodisiaco”

ROMA – Come i gorilla di montagna, cui vengono mozzate le mani per farne portacenere, anche il rinoceronte rischia l’estinzione. La “colpa” sarebbe del suo corno, o meglio, dei cacciatori che lo uccidono per sottrarglielo.

La popolazione di rinoceronti in Africa, ricorda oggi il Giornale, è passata dai 70mila esemplari del 1970 agli 11mila del 2007. In Sudafrica ogni 26 ore ne viene ucciso umo. Tutto perché si crede che nel corno sia contenuto un antidoto all’impotenza, un afrodisiaco.

Ma il grande mammifero non è il solo. L’Interpol ha stimato che, dopo il traffico di armi e quello di droga, il mercato degli animali e delle loro parti è il terzo più redditizio del mondo illegale.

Secondo il World Conservation Union il 23% dei vertebrati è a rischio di estinzione: ben 1.130 specie, tra cui il panda gigante, la tigre, il gorilla, l’orso polare, l’elefante. E, appunto, il rinoceronte.

Il business è in espansione: del resto è immaginabile considerato che un grammo di polvere magica vale più di un grammo d’oro. Se il record di animali abbattuti va a Kenia, Zimbawe, Tanzania e Sud Africa, in Vietnam ci sono clienti disposti a pagare una fortuna pur di provare questa polvere.

Gestione cookie