Se si recuperassero i 5 milioni di metri quadrati di spiagge perse dall’erosione negli ultimi 50 anni si potrebbero guadagnare 10 miliardi di euro. Lo afferma il rapporto dell’Osservatorio sull’erosione costiera, che lancia anche un allarme: a rischio c’è un ulteriore quarto delle coste italiane, 1.150 km di litorale.
Il rimedio suggerito dall’Osservatorio è il ripascimento, un sistema in grado di allungare mediamente di circa 10-15 metri la spiaggia verso il mare, consentendo il recupero dai 10.000 ai 15.000 metri quadri di ‘nuova spiaggia’ per ogni chilometro lineare di costa. Questo tipo di intervento costa 5 milioni di euro al chilometro, ma per ogni stagione balneare ne produce 25-30 di guadagni, tenendo conto che la ricchezza generale prodotta da un metro quadrato di arenile è mediamente di 2.000 euro.
”E’ il momento di voltare pagina – ha affermato Giovanni Randazzo, docente di Scienze Ambientali all’Università di Messina e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio – , creando le premesse per un grande investimento a ritorno economico assicurato, sulla protezione delle coste; è tempo di avviare un’operazione che tenga conto delle indicazioni oramai consolidate della comunità scientifica, e che veda le Amministrazioni Regionali sempre più coinvolte”.