Sit-in di protesta contro il nucleare di Greenpeace, sotto casa della Merkel

Tenendosi a galla nel fiume di Berlino, fra finti bidoni di scorie nucleari e cartelli di protesta, circa 150 giovani attivisti di Greenpeace hanno manifestato contro il prolungamento della vita delle centrali atomiche tedesche appena approvato dal governo della cancelliera cristiano-democratica Angela Merkel. Lo riferisce un comunicato dell’organizzazione ambientalista.

Il sit-in in acqua degli attivisti muniti di giubbetti-salvagente arancioni, è avvenuto nel braccio della Sprea che va dal palazzo della Cancelleria al Reichstag, la sede storica del parlamento tedesco. Su cartelli e striscioni, gialli come i bidoni col simbolo delle scorie radioattive, era scritto fra l’altro ”nuoto nella Sprea contro le centrali atomiche” e ”energia nucleare: non con noi”.

Scopo della manifestazione, sottolinea la nota, era quello di sensibilizzare i politici, al rientro dalla pausa estiva, sulle loro responsabilità nei confronti delle giovani generazioni. Il piano di prolungamento varato dal governo deve essere approvato dal Parlamento Greenpeace calcola che prolungando di otto anni la durata delle centrali più vecchie e di 14 anni quella degli altri impianti atomici, in Germania verrà prodotta energia nucleare anche dopo il 2050. In tal modo la produzione di scorie nucleari è destinata a triplicare rispetto a quanto avverrebbe se restasse l’attuale obiettivo, indicato dal precedente governo rosso-verde del socialdemocratico Gerhard Schroeder, di abbandonare il nucleare già all’inizio degli anni Venti.

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