Tartarughe, boom di nidi al nord…e la Caretta depone le uova in Maremma

Tartarughe, boom di nidi al nord: e la Caretta depone le uova in Maremma
Una tartaruga Caretta caretta appena uscita dal nido (Foto Ansa)

FIRENZE – Boom di nidi di tartarughe nel nord Italia. Prima le 20 tartarughine nate a Roseto degli Abruzzi, poi la spiaggia di Scarlino nella Maremma. Le tartarughe Caretta a sorpresa ha registrato un aumento di nidi e della popolazione tra il 30% e il 40%, nidificando in luoghi insoliti come la Toscana e l’Abruzzo.

Marco Gasperetti sul Corriere della Sera scrive:

“Un evento eccezionale per la Toscana, il Nord più estremo della nidificazione della specie, ma non l’unico. Pochi giorni prima altre venti tartarughine erano nate quasi sotto gli ombrelloni del litorale di Roseto degli Abruzzi e il sindaco aveva dovuto firmare un’ordinanza, forse la prima al mondo, di divieto di balneazione per consentire ai neonati di raggiungere il mare”.

Antonio Mingozzi, docente di Zoologia al dipartimento di Biologia, ecologia e scienze della Terra dell’Università della Calabria, è la guida del progetto Tarta-Care, che da 14 anni studia l’evoluzione della popolazione di tartarughe nelle acque italiane e spiega a Gasperetti che la popolazione di tartarughe Caretta è aumentata del 40%:

“E sono dati parziali perché molti sono i nidi che restano nascosti. Stimiamo che solo in Calabria siano nati quest’estate almeno 1.500 esemplari. In meno di quattordici anni abbiamo registrato diecimila nascite, ma questa estate c’è stato un balzo in avanti. Mare più caldo e pulito? Stagione climaticamente perfetta? Oggi il fenomeno è ancora scientificamente inspiegabile anche se naturalmente benaugurante. E tutto questo nonostante in molte spiagge si continui a usare ruspe e bulldozer per spianare la sabbia che distrugge i nidi e le dune importanti anch’esse per la riproduzione”.

Sicilia, Puglia, Calabria, Campania e Sardegna sono solitamente i luoghi scelti per i nidi dalle Caretta, ma nel 2013 anche in Abruzzo e Toscana sono stati individuati nidi, spiega Silvio Nuti, biologo marino e responsabile del centro Cetus:

“Io sono quasi certo che vi siano nidi anche in Versilia . Mai come quest’anno ho incontrato in mare questi animali straordinari che si sono avvicinati in quel tratto del Parco di Migliarino-San Rossore chiuso alle viste”.

La rotta delle tartarughe Caretta si sposta sempre più a nord:

“Montiamo sul loro carapace un dispositivo satellitare — spiega il docente — che ci racconta il loro percorso. Vivono nel mare della Tunisia, ma tornano sempre qui a nidificare. La cosa sorprendente, come ci ha raccontato il loro Dna, è che sono geneticamente differenti da tutte le altre popolazioni mediterranee”.

Il forte rischio di estinzione, per le Caretta, sembra ora più lontano.

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